
Truffe ai Fori Imperiali: il ritorno del gioco delle tre campanelle

I carabinieri di Roma Centro hanno denunciato tre persone sorprese a organizzare il classico gioco delle tre campanelle ai Fori Imperiali. Due uomini e una donna stavano raggirando una coppia di turisti francesi, pronti a scommettere 50 euro sulla campanellina che nasconde la biglia. A carico dei tre, tutti con precedenti analoghi, è stato notificato un ordine di allontanamento per 48 ore e una sanzione amministrativa di 100 euro. Nelle loro tasche sono stati trovati 200 euro, ritenuti provento dell’attività illecita.
L’episodio rientra in un fenomeno in crescita nel centro storico della Capitale. Negli ultimi sei mesi, i carabinieri hanno identificato almeno cinquanta truffatori seriali e arrestato quattro persone, oltre ad averne denunciate una decina. “Arrivare all’arresto non è semplice”, spiegano gli investigatori, “bisogna configurare il reato di estorsione, altrimenti resta una semplice truffa o gioco d’azzardo”.
Le indagini hanno permesso di tracciare un identikit dei truffatori: si tratta per lo più di gruppi itineranti provenienti dall’Est Europa, in particolare da Moldavia e Romania. Queste bande si spostano ciclicamente tra diversi Paesi, come Francia, Austria, Germania e Spagna, restando in una città per alcune settimane prima di trasferirsi altrove. Per ridurre il rischio di arresto, mandano in azione membri incensurati nel Paese in cui operano.
Un tempo, il gioco delle tre carte o delle campanelle era appannaggio di truffatori napoletani e romani, come raccontato nei film di Totò e Peppino o in “Febbre da Cavallo”. Oggi, però, le vittime sono cambiate. I più colpiti sono i giovani tra i 18 e i 20 anni, spesso ignari del trucco, oltre ai turisti extraeuropei, in particolare gli americani, convinti di poter scommettere come in un casinò.
Le puntate variano tra i 20 e i 100 euro e spesso i complici dei truffatori, fingendosi turisti ben vestiti, simulano vincite per rendere il gioco più credibile. Solo dopo, quando la truffa diventa evidente, scoppiano le liti e intervengono le forze dell’ordine. Un fenomeno che albergatori e gestori di b&b dovrebbero segnalare ai propri ospiti, per evitare spiacevoli sorprese nel cuore di Roma.