
Incidenti stradali a Roma: meno sinistri e vittime nel 2025

L’inizio del 2025 porta notizie incoraggianti sul fronte della sicurezza stradale nella Capitale. Secondo i dati della polizia locale, nel mese di gennaio si sono registrati circa 2400 incidenti, segnando un leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2024, quando il numero aveva superato quota 2500. Il dato più significativo riguarda il numero di vittime, che si è dimezzato: sei morti a gennaio contro i dodici dello scorso anno. Un miglioramento attribuito a vari fattori, tra cui le condizioni stradali in via di miglioramento e l’entrata in vigore delle nuove norme del Codice della Strada, promosse dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che hanno introdotto restrizioni più severe sui comportamenti pericolosi alla guida, come la guida in stato di ebbrezza. Anche a livello nazionale si registra un calo degli incidenti del sei per cento e una riduzione del ventiquattro per cento delle vittime tra dicembre 2024 e febbraio 2025, con Roma che segue questo trend positivo.
Analizzando le statistiche definitive del 2024, si nota che il tipo di incidente più comune a Roma è lo scontro frontale laterale tra veicoli, che rappresenta il venticinque per cento del totale, seguito dallo scontro laterale con il ventiquattro per cento e dai tamponamenti con il sedici per cento. Gli investimenti di pedoni costituiscono il sette per cento degli incidenti, mentre negli altri casi si registrano scontri con veicoli in sosta o in fermata e impatti contro ostacoli. Lo scontro frontale puro è meno frequente nelle strade urbane, rappresentando solo il due per cento del totale.
Alcune arterie della città continuano a registrare un alto numero di incidenti. Tra le strade più a rischio si confermano la Cristoforo Colombo, la Casilina, la Prenestina e la Tiburtina, seguite da Nomentana, Tuscolana, Cassia e viale Palmiro Togliatti. Nel centro storico si concentra il quattordici per cento degli incidenti con feriti. Uno studio dell’università Lumsa ha inoltre individuato i punti più critici della viabilità romana, tra cui il lungotevere tra ponte Vittorio e ponte Principe Amedeo, piazza Venezia e alcuni tratti della Nomentana e della Colombo. Anche alcune intersezioni strategiche, come quelle tra via Flaminia e corso Francia o la galleria Giovanni XXIII, rientrano tra le aree a maggiore rischio di sinistri.