
Stadio della Roma: ripartono gli scavi archeologici a Pietralata

Gli scavi archeologici nell’area di Pietralata, dove sorgerà il nuovo stadio della Roma, riprenderanno entro dieci giorni, segnando un passo fondamentale per il completamento della fase preliminare del progetto. A Trigoria mantengono il riserbo, limitandosi a confermare che i lavori procederanno nel rispetto delle prescrizioni e della tutela ambientale. Anche in Campidoglio si evita di rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma fonti interne indicano che il cantiere potrebbe tornare operativo già dalla prossima settimana. Il completamento degli scavi rappresenta l’ultimo tassello prima della presentazione del progetto definitivo, attesa per la seconda metà di aprile.
Il via libera agli scavi è un passaggio obbligato, imposto dalla Soprintendenza come prescrizione. Senza il completamento di questa fase, il progetto non potrebbe essere presentato in conferenza di servizi. Per ora, un’eventuale rinuncia agli scavi non è mai stata presa in considerazione. Mentre i sondaggi geologici sono stati ultimati nei mesi scorsi, gli scavi archeologici erano stati interrotti la scorsa estate e ora dovranno essere completati prima di avanzare alla fase successiva dell’iter amministrativo.
Le operazioni dovrebbero durare almeno un mese, forse qualcosa in più. Durante la precedente fase, erano stati effettuati sei scavi nell’area di un autodemolitore, con la necessità di completarne ancora uno. Oltre a questo, sono previsti una quindicina di nuovi saggi archeologici, in gran parte in zone tornate di recente nella disponibilità del Campidoglio dopo una serie di contenziosi amministrativi. Una volta conclusi, i risultati verranno analizzati dai funzionari della Soprintendenza, che già in passato avevano valutato l’assenza di reperti tali da mettere a rischio il progetto.
Parallelamente, sul sito istituzionale del Campidoglio, è stata pubblicata una relazione dell’agronomo della Roma, che analizza la vegetazione presente nell’area interessata. Secondo il documento, la zona è caratterizzata da formazioni vegetali compromesse, con una prevalenza di incolti erbacei, arbusti e boscaglie di scarso rilievo naturalistico. Non sono presenti boschi o alberi di particolare pregio botanico, fatta eccezione per un’area residuale tra via dei Monti Tiburtini, via degli Aromi e via dei Monti di Pietralata.
Se non emergeranno vincoli archeologici rilevanti, la Roma avrà completato le prescrizioni tecniche richieste dalla conferenza di servizi preliminare e potrà depositare il progetto definitivo, dando così il via alla fase successiva dell’iter per la realizzazione dello stadio.