
Roma, tenta di uccidere il titolare di un minimarket: arrestato 27enne

Ha tentato di ucciderlo con un colpo di pistola alla testa, ma l’arma si è inceppata. Non si è fermato e lo ha colpito ripetutamente con il calcio della pistola, riducendolo in fin di vita. La vittima, un commerciante bengalese di 49 anni, è ricoverata in condizioni gravissime nel reparto di rianimazione del policlinico Gemelli. L’aggressione è avvenuta nella notte del 2 febbraio nel market di cui l’uomo è titolare, situato all’angolo tra via di Torrevecchia e via delle Valli del Fontanile, a poca distanza dal Quartaccio. Il responsabile è un italiano di 27 anni, Claudio R., arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Il movente è agghiacciante: il commerciante aveva osato denunciarlo dopo che l’uomo si era più volte appropriato di alcolici senza pagare.
Secondo la ricostruzione della polizia, l’aggressore ha agito con spietata determinazione, tendendo un vero e proprio agguato. È entrato nel negozio a notte fonda, ha estratto una pistola dal giubbotto e l’ha puntata alla testa del titolare, premendo il grilletto. Solo un guasto meccanico ha evitato la tragedia. Non riuscendo a sparare, il 27enne ha colpito la vittima con il calcio dell’arma più volte, provocandogli profonde ferite alla testa e una copiosa perdita di sangue. I due dipendenti del market hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono giunte alcune volanti della polizia e un’ambulanza del 118. I sanitari, valutata la gravità delle condizioni del commerciante, lo hanno trasportato in codice rosso al pronto soccorso del Gemelli, dove è stato ricoverato d’urgenza in rianimazione.
L’intervento della squadra mobile ha permesso di ricostruire l’accaduto attraverso le immagini delle telecamere di sicurezza. I filmati mostrano una violenza inaudita, con l’aggressore che colpisce ripetutamente senza alcuno scrupolo. Le forze dell’ordine lo hanno arrestato poco dopo mentre rientrava a casa. Addosso aveva ancora gli abiti sporchi di sangue e l’arma, una pistola semiautomatica di provenienza clandestina. Durante l’interrogatorio in Questura, Claudio R. ha rilasciato poche dichiarazioni. Ora si trova in stato di fermo e dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio aggravato.