
E’ allarme legionella nel Lazio: superato il picco del 2019

Dopo un declino registrato durante la pandemia di Covid-19, i casi di legionellosi sono tornati a crescere, superando persino i livelli del 2019. La legionellosi, un’infezione batterica scoperta nel 1976 e causata da batteri Gram-negativi aerobi, presenta sintomi simili alla polmonite. Secondo una relazione del Seresmi e dell’Istituto Lazzaro Spallanzani condivisa con la Regione Lazio, nel 2024 si è osservato un incremento significativo, con un tasso di notifica più elevato rispetto agli anni precedenti per 31 settimane su 41 analizzate. A partire da luglio, l’aumento è diventato ancora più marcato, sebbene l’impatto dei casi negli ospedali sia risultato ridotto rispetto al passato.
I dati allarmanti sul territorio
Quest’anno il 45,6% dei casi accertati proviene dall’Asl Rm 1, ovvero dal territorio di Roma città, rispetto al 30,2% del 2023. In questa area i casi sono passati da 22 nel 2022 a 87 nel 2023, fino a 205 nel 2024, registrando un aumento del 17,3%. Seguono l’Asl Roma 2, che include quartieri come Tiburtino e Prenestino, con 122 casi rispetto ai 77 del 2023, e l’Asl Roma 3, che comprende Ostia e il IX Municipio, con 39 casi, in lieve calo rispetto ai 48 del 2023 ma comunque superiori ai 27 del 2022. Nell’hinterland, la zona dei Castelli Romani (Asl Roma 6) ha registrato 25 casi rispetto ai 15 di due anni fa. Tra le province, Rieti guida con 22 episodi, seguita da Viterbo con 13 e da Frosinone e Latina con otto ciascuna.
L’espansione della legionellosi e le raccomandazioni
In totale, i casi di legionellosi nel Lazio nel 2024 sono stati 450, un aumento significativo rispetto ai 288 del 2023 e ai 217 del 2022. Nella Capitale, i Municipi più colpiti sono stati il I, II, VII, X, XI, XII, XIII e XV. Secondo il rapporto, la diffusione non è riconducibile a un singolo focolaio ma interessa diverse Asl e Municipi. Non sono emerse differenze significative in termini di sesso, età o professione dei soggetti colpiti. Ai medici di famiglia è stata raccomandata massima attenzione per identificare tempestivamente nuovi casi e contenere la diffusione dell’infezione. Sebbene la situazione sia sotto controllo dal punto di vista ospedaliero, l’aumento dei numeri rappresenta un allarme per la salute pubblica e sottolinea l’importanza di una sorveglianza continua.