
Molestava una minorenne sul bus, arrestato un albanese 37enne

Ha molestato più volte una quindicenne sul bus della linea 905 dell’Atac, finchè la ragazza ha trovato la forza di chiedere aiuto alla madre e di sporgere denuncia ai carabinieri della stazione di Roma Casalotti, i quali lo hanno individuato a arrestato. Si tratta di un albanese 37enne, che è stato portato nel carcere di Regina Coeli dove il tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere. Ed ora le indagini proseguono per cercare di capire di quanti altri atti simili l’uomo si sia reso responsabile.
Le molestie si erano ripetute più volte. L’albanese saliva sempre alla stessa fermata di via Casalotti e, approfittando della ressa sul bus, si avvicinava alla minorenne palpeggiandola. Alla fine la ragazza ha trovato la forza di reagire e respingere l’uomo, per poi andare a casa e raccontare in lacrime alla madre gli spiacevoli episodi di cui era stata vittima. La madre non ha perso tempo e ha accompagnato la figlia alla più vicina caserma dell’Arma, quella appunto di Roma Casalotti. I militari hanno raccolto la testimonianza e hanno cominciato subito le indagini per risalire al responsabile delle molestie.
Ogni mattina, in borghese, hanno seguito la ragazza prendendo il bus 905 e seguendo lo stesso tragitto fatto da lei tutti i giorni, finchè non sono riusciti a individuare il responsabile, bloccandolo e portandolo in caserma. L’impegno dei carabinieri per venire a capo della brutta vicenda ha commosso la madre, che sui social ha voluto pubblicamente esprimere il suo ringraziamento, non solo per la brillante conclusione delle indagini, ma anche per aver protetto la figlia nei giorni difficili dopo la denuncia.
Da quel che è emerso dopo la cattura, il 37enne albanese non era nuovo a molestie nei confronti delle studentesse, anche minorenni. Il suo modus operandi era sempre uguale, metodico: saliva alla stessa fermata in un orario in cui il bus era affollato di pendolari e studenti e prendeva di mira una ragazza. Per fortuna i carabinieri hanno posto la parola “fine” al suo “divertimento”.