
Roma, polo di eccellenza: boom di studenti stranieri nelle università

Roma si conferma una delle destinazioni preferite dagli studenti internazionali, con un aumento delle iscrizioni del 60% negli ultimi cinque anni. I dati del Ministero dell’Università e della Ricerca mostrano come le università della Capitale attraggano giovani da ogni angolo del pianeta, rendendo gli atenei sempre più multiculturali.
Nell’anno accademico 2022/2023, 38.685 studenti stranieri hanno scelto un’università del Lazio per il loro percorso formativo. Alla Sapienza, la crescita è stata esponenziale: 164 nazionalità rappresentate, con il numero degli studenti kazaki passato da 28 a ben 700. Anche le università private, come la Luiss, hanno registrato un incremento significativo, con l’11% degli iscritti proveniente dall’estero.
La globalizzazione e i programmi dedicati agli studenti rifugiati hanno giocato un ruolo cruciale. Molti giovani che non possono accedere a percorsi universitari nei Paesi d’origine trovano nella Capitale un’opportunità di riscatto. L’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) ha sviluppato programmi specifici per garantire l’accesso allo studio ai giovani costretti a lasciare il proprio Paese.
L’attrattività di Roma non è casuale. Le università locali si sono distinte nei ranking internazionali, sia per qualità della didattica sia per la crescente rete di collaborazioni globali. Secondo Massimiliano Fiorucci, rettore di Roma Tre, “il nostro sistema si rafforza come esempio di inclusività e apertura”. Non solo Sapienza e Roma Tre, ma anche l’Università Tor Vergata e le altre eccellenze private, come Luiss e Campus Bio-Medico, si stanno consolidando come poli internazionali di riferimento.
In un contesto demografico nazionale segnato da un calo delle immatricolazioni, gli studenti stranieri stanno compensando il fenomeno. Nel 2018, solo 24.200 giovani internazionali avevano scelto il Lazio; oggi il numero ha quasi raddoppiato, sfiorando quota 40.000. Questo trend evidenzia come Roma rappresenti un crocevia di culture e conoscenze, rafforzando la sua vocazione come capitale non solo politica, ma anche accademica.