
HIV, lo Spallanzani in prima linea: una settimana di prevenzione gratuita

L’Istituto Spallanzani di Roma si mobilita per la lotta contro l’HIV e le malattie sessualmente trasmissibili con una settimana dedicata a test gratuiti, consulenze e screening, in occasione dell’European Testing Week. L’iniziativa, che durerà fino a lunedì prossimo, è stata organizzata in collaborazione con associazioni, istituzioni e realtà come la Croce Rossa Italiana, la Fondazione Villa Maraini e Medihospes. L’obiettivo: sensibilizzare il pubblico e facilitare l’accesso alla prevenzione, soprattutto per le categorie più vulnerabili.
All’interno dello Spallanzani, i test rapidi saranno effettuati per HIV, epatite C e sifilide, con un’offerta che va oltre l’esame diagnostico. Saranno infatti disponibili consulenze specializzate e strumenti come il counseling PreP, per la prevenzione farmacologica dell’HIV, e il test per le infezioni sessualmente trasmissibili. I servizi saranno accessibili non solo presso la struttura, ma anche attraverso unità mobili attive sul territorio, per raggiungere migranti, sex workers e vittime di violenza. La prevenzione, come sottolineano gli organizzatori, deve essere capillare e inclusiva.
Nonostante una riduzione complessiva dei casi diagnosticati negli ultimi anni, l’attenzione non deve calare. Nel Lazio, nel 2022, sono stati registrati 293 nuovi casi di infezione da HIV, con un’incidenza maggiore tra i 35 e i 44 anni. L’80% dei contagi avviene tramite trasmissione sessuale, e preoccupa il fatto che il 60% delle nuove diagnosi sia tardivo, quando il sistema immunitario è già compromesso. Questi dati evidenziano l’importanza di iniziative come questa, che puntano a ridurre i ritardi diagnostici e a sensibilizzare la popolazione sui rischi.
Andrea Antinori, direttore dell’Unità Immunodeficienze Virali dello Spallanzani, ha ribadito come il calo dei casi non significhi la fine del problema. “Negli anni si è passati da circa 4mila nuove diagnosi a livello nazionale a circa 2mila, ma il peso dell’HIV è ancora significativo”, spiega. Un segnale positivo è la riduzione dei contagi del 15% rispetto al 2021, ma resta alto il numero di persone che si sottopongono al test troppo tardi.
L’iniziativa dello Spallanzani rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra ricerca e prevenzione sul territorio, con un approccio che coniuga tecnologia, sensibilizzazione e attenzione umana. Un modello da seguire per una battaglia che non conosce confini.