
Scuole, 14 istituti a rischio taglio per accorpamenti. La protesta dei presidi

Il dibattito sull’autonomia scolastica si infiamma a Roma e nel Lazio. Entro la fine del mese, i Comuni e la Città Metropolitana dovranno presentare alla Regione Lazio le loro proposte di dimensionamento scolastico per l’anno 2025/2026. L’obiettivo è quello di razionalizzare le risorse, accorpando gli istituti con meno di 900 iscritti. Ma i presidi degli istituti a rischio non ci stanno e, preoccupati per la perdita dell’autonomia, sono pronti a difendere le proprie scuole.
In tutto, 53 autonomie scolastiche potrebbero essere coinvolte nel piano di accorpamenti regionali, di cui 23 già entro il 2025 e le restanti nei prossimi anni. Il criterio numerico stabilito dalla Regione prevede l’unione degli istituti con meno di 900 iscritti, una decisione basata principalmente sul calo demografico che sta riducendo il numero degli studenti nelle scuole della Capitale.
I dirigenti scolastici, tuttavia, contestano il criterio puramente quantitativo, sostenendo che l’accorpamento comporterebbe numerosi disagi organizzativi e didattici, soprattutto nelle aree periferiche, dove le distanze tra le sedi degli istituti accorpati sono spesso considerevoli. Un esempio citato è quello dell’Istituto di Via Gentile che, se accorpato all’Istituto Giulio Milanesi, si troverebbe a dover gestire una distanza tra le sedi di circa 500 metri, una situazione che renderebbe complessa la gestione amministrativa e organizzativa.
La scadenza per la presentazione dei piani è fissata per il 29 novembre e i dirigenti scolastici stanno facendo pressione sui comuni per trovare una soluzione alternativa all’accorpamento. Anche diversi municipi, come il VII, sostengono la protesta dei presidi e richiedono che le decisioni tengano conto non solo del numero di iscritti ma anche della qualità dell’insegnamento e delle esigenze specifiche del territorio.
Il rischio di tagli per le scuole romane, quindi, è elevato, ma la resistenza dei presidi potrebbe aprire un dialogo più approfondito sul futuro dell’autonomia scolastica.