
Il genio di Renato Casaro: una vita tra arte e cinema

Renato Casaro, l’uomo che ha “disegnato il cinema”, viene celebrato con una mostra unica nel suo genere a Roma. Le sue iconiche locandine, che hanno raccontato il grande schermo per decenni, sono esposte presso la Casa del Cinema, creando un percorso che attraversa l’immaginario cinematografico e artistico di un’intera epoca. Da Il tè nel deserto di Bernardo Bertolucci a Nikita e Balla coi lupi, fino a Il nome della rosa, Casaro ha immortalato film che hanno segnato la storia del cinema mondiale.
L’evento, curato da Monica Valerini insieme a Elisabetta Pasqualin e Chiara Matazzoni, offre al pubblico un’immersione nelle tecniche, nello stile e nell’evoluzione di un artista straordinario, capace di trasportare l’emozione del film su carta. La mostra include oltre 40 opere provenienti dall’archivio privato di Casaro, un’occasione per ammirare la sua versatilità e la maestria nel catturare l’essenza di ogni pellicola.
All’inaugurazione hanno partecipato celebrità e addetti ai lavori, tra cui spiccano Paola Minaccioni e Alessia Giuliani, affiancate da Francesca Luce Cardinale, nipote della grande Claudia Cardinale, icona del cinema italiano e internazionale. Presenti anche Marta Flavi e Katherine Kelly Lang, nota al pubblico per il suo ruolo nella soap opera Beautiful, che ha aggiunto un tocco glamour alla serata.
La mostra, visitabile fino al 27 ottobre, si propone non solo come un tributo al grande schermo, ma anche come una celebrazione del talento artistico che ha contribuito a definire l’immagine del cinema nell’immaginario collettivo. La maestria di Casaro si riflette nella capacità di rendere tangibili, attraverso il suo pennello, le emozioni, le atmosfere e i racconti che ogni film porta con sé.
Una delle sorprese più apprezzate della serata è stata l’installazione curata dall’Associazione Via Veneto, che ha realizzato un’opera in omaggio all’artista, guidata da Elisabetta Calò e dalla vice Giovanna Silvagni. A completare il programma, una masterclass tenuta da Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, che ha ripercorso la straordinaria carriera di Casaro e il suo contributo al cinema.
Questo evento rappresenta una tappa fondamentale per riconoscere l’importanza del contributo artistico di Casaro, un maestro che ha saputo coniugare arte e cinema, dando vita a locandine che non solo rappresentano film, ma sono esse stesse opere d’arte.