Arrestato a Fiumicino il “Lupin” delle casseforti: 19 i suoi colpi a segno
È stato arrestato a Fiumicino il 35enne italo-spagnolo Alex Di Francesco, noto alla cronaca come il “Lupin delle casseforti”, per la sua incredibile abilità nel furto con scasso. Ricercato in tutta Europa, Di Francesco era specialista nello scassinare casseforti usando la tecnica della fiamma ossidrica, un metodo che gli aveva permesso di mettere a segno ben 19 colpi in hotel e negozi di lusso tra Spagna e altri paesi europei.
Figlio di un’assistente alla Camera dei Deputati italiano e di una nota avvocatessa di Madrid, Di Francesco è cresciuto in un contesto privilegiato. Tuttavia, dietro l’apparenza di una vita agiata, si nascondeva un criminale astuto e determinato. Con una condanna a sei anni di carcere in Spagna e un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità iberiche, Di Francesco aveva tentato di fuggire, trovando rifugio a Roma.
L’arresto è stato possibile grazie alla cooperazione tra la polizia spagnola e quella italiana. Dopo essere stato individuato grazie alle intercettazioni e alla collaborazione della polizia doganale di Fiumicino, Di Francesco è stato fermato mentre cercava di imbarcarsi su un volo per una destinazione non rivelata. Gli agenti italiani, che già lo stavano seguendo da giorni, sono riusciti a bloccarlo prima che potesse sparire nuovamente.
Maestro della fiamma ossidrica, Di Francesco utilizzava questo strumento per aprire le casseforti di hotel e negozi, facendosi strada tra le serrature blindate con precisione millimetrica. In passato aveva lavorato come pizzaiolo in una nota pizzeria di Madrid, ma ben presto si era avvicinato al mondo della criminalità, grazie anche ai contatti con ambienti malavitosi della Costa del Sol. Le sue abilità lo avevano reso celebre nel sottobosco criminale europeo, tanto da essere soprannominato “El mongolo” per la sua freddezza durante i colpi.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 35enne era il leader di una banda internazionale dedita ai furti con scasso. Era stato già arrestato nel 2017 in Spagna, ma era riuscito a fuggire dopo aver scontato solo parte della sua condanna, continuando a compiere colpi in diverse località turistiche. Con tatuaggi vistosi sul corpo e uno stile di vita lussuoso, Di Francesco non passava inosservato, oltretutto frequentava le discoteche più esclusive di Marbella e Madrid, ostentando il suo successo criminale tra auto di lusso e abiti firmati.
Le forze dell’ordine lo considerano uno dei massimi esperti nello scasso di casseforti, una tecnica affinata nel corso degli anni che gli permetteva di aprire le più sofisticate serrature in pochi minuti. I suoi colpi erano precisi e pianificati nei dettagli: studiava le abitudini del personale degli hotel e dei negozi, utilizzava complici per distrarre la sicurezza e agiva sempre nelle ore notturne, sfruttando il momento di minore vigilanza.
Durante l’interrogatorio, Di Francesco ha cercato di mantenere il silenzio, ma gli investigatori sono certi che dietro di lui si nasconda una rete più ampia di complici ancora in attività. Al momento, è in attesa di estradizione in Spagna, dove dovrà scontare il resto della pena. La polizia continua a indagare sui suoi collegamenti con il crimine organizzato, nella speranza di smantellare l’intera rete di furti che ha operato in tutta Europa.
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