
Rimozione dell’amianto dalle scuole: al via i primi 40 cantieri

La Città Metropolitana di Roma ha dato il via a un piano ambizioso per la messa in sicurezza di 111 edifici scolastici, avviando i primi 40 cantieri destinati alla rimozione dell’amianto. Il progetto prevede interventi su larga scala in diverse scuole di Roma e provincia, dove ancora si nasconde sotto i pavimenti, tra le finestre e nelle coperture. Il piano, che richiederà almeno tre anni di lavori, rappresenta un’importante iniziativa per la salute e la sicurezza dei ragazzi e del personale scolastico.
Attualmente i cantieri sono nella fase preliminare, che include la campionatura e la caratterizzazione dei materiali da rimuovere. Si prevede che, a partire dal 2024, le operazioni entreranno nel vivo, procedendo secondo una rigorosa tabella di marcia. L’amianto, sebbene sia in forma statica e quindi non abbia creato rischi immediati per gli studenti, deve essere eliminato per evitare pericoli futuri.
I fondi stanziati per la rimozione dell’amianto ammontano a circa 10 milioni di euro, ma i costi potrebbero aumentare a causa della maggiore quantità di materiale da rimuovere rispetto alle stime iniziali. Finora, è stato rilevato che, durante i lavori, emergono spesso quantità superiori di amianto rispetto alle previsioni. Questo comporta un prolungamento dei tempi e una crescita delle spese.
Il piano non riguarda solo la rimozione dell’amianto, ma anche il miglioramento delle strutture scolastiche nel loro complesso. È previsto l’ammodernamento di diverse componenti edilizie e impiantistiche delle scuole, un intervento che va oltre il mero aspetto sanitario.
Nel contesto di questo grande progetto di risanamento, la discarica di Malagrotta giocherà un ruolo chiave per lo smaltimento dei materiali rimossi. Le autorità locali hanno già assegnato i lavori di bonifica per questo impianto, così da garantire lo smaltimento sicuro di tutto l’amianto recuperato.
Il responsabile del progetto, Nicola Parrucci, ha rassicurato le famiglie degli studenti sottolineando che non ci sono mai stati rischi concreti per i ragazzi. Tuttavia, la rimozione è considerata un passaggio fondamentale per il futuro, in linea con le direttive del PNRR e i progetti di riqualificazione degli edifici scolastici italiani.