
Stadio della Roma: riprendono i lavori, presentato il nuovo capo progetto

Dopo una lunga pausa estiva e le intricate dispute legali, il progetto per il nuovo stadio della Roma riparte con slancio. Lunedì prossimo, i tecnici incaricati dalla società giallorossa torneranno in azione per completare i sondaggi geologici e archeologici nelle aree designate, dando così il via agli scavi. Si tratta di un lavoro che dovrebbe durare circa due o tre settimane, tempo permettendo. Dopo questa fase, il progetto entrerà in una nuova fase, quella della redazione definitiva, che definirà i dettagli della struttura che sorgerà nella zona di Pietralata.
A coordinare questa importante fase del progetto sarà Nicholas Gancikoff, un esperto manager proveniente da Milano, con una solida esperienza nel settore delle infrastrutture e della finanza. Ha assunto l’incarico dopo l’uscita di scena di Lina Souloukou, che si era occupata della fase iniziale del progetto stadio per la Roma. La scelta di Gancikoff segna una svolta nel processo di realizzazione dell’impianto, con l’obiettivo di accelerare i tempi e affrontare le complessità tecniche e amministrative che ancora ostacolano la piena realizzazione dell’opera.
Il progetto prevede la costruzione di un impianto all’avanguardia che possa ospitare fino a 55.000 spettatori, con ampie aree dedicate ai servizi per i tifosi, ristorazione e intrattenimento. La Roma spera di poter offrire ai propri tifosi un’esperienza completa e moderna, in linea con i migliori stadi europei. Tuttavia, il nuovo stadio non sarà solo un tempio sportivo: ci saranno anche spazi dedicati alla comunità e all’integrazione con il tessuto urbano della zona nord-est di Roma.
Uno degli aspetti più discussi rimane quello legato alla mobilità e ai trasporti. La zona di Pietralata, pur essendo ben collegata alla rete ferroviaria e metropolitana, dovrà essere soggetta a un piano dettagliato di miglioramento per gestire il grande afflusso di spettatori previsto durante le partite. A tal proposito, mercoledì prossimo si terrà un tavolo tecnico con la società del gruppo Ferrovie dello Stato per discutere soluzioni logistiche, inclusa l’integrazione della stazione Tiburtina con il futuro stadio.
Oltre agli aspetti infrastrutturali, la Roma sta valutando anche la possibilità di coinvolgere direttamente i tifosi nel finanziamento dell’impianto, con un sistema di azionariato popolare che permetterebbe ai sostenitori di diventare parte attiva del progetto. Questa soluzione potrebbe essere un’ulteriore mossa per rafforzare il legame tra la squadra e la città.
L’attesa per il nuovo stadio della Roma rimane alta, sia tra i tifosi che tra gli abitanti della zona, desiderosi di vedere finalmente realizzato un progetto che potrebbe cambiare il volto dell’area. Con la ripresa dei lavori e la nomina di Gancikoff, il progetto sembra ora avere le basi per entrare nella sua fase conclusiva.