
Scuola: le lezioni sono iniziate, ma mancano i docenti

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, i cancelli di molte scuole romane si sono riaperti per accogliere oltre 491.000 studenti, ma dietro la cattedra, molti insegnanti risultano ancora mancanti. Nonostante l’inizio ufficiale delle lezioni, la situazione dei docenti nella Capitale e nella sua provincia resta critica, con migliaia di nomine ancora da completare. L’Ufficio Scolastico Regionale (USR) ha fissato la data del 16 settembre per avere il corpo docente al completo, ma fino ad allora si dovrà fare i conti con un organico ridotto.
Le prime scuole a riaprire hanno visto le classi accogliere gli studenti, ma la presenza di insegnanti è ancora parziale. Questo problema non riguarda solo le scuole secondarie, ma anche quelle dell’infanzia, dove la carenza di personale ha fatto ritardare l’inizio di alcune attività didattiche. Ad aggravare la situazione, c’è la difficoltà nel reperire insegnanti di sostegno, una necessità fondamentale per garantire inclusione e supporto agli studenti con disabilità.
Nelle scuole romane, dove sono iscritti oltre 43.000 bambini alle scuole dell’infanzia e circa 295.000 ragazzi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, la situazione delle nomine si è rivelata problematica. Molti istituti stanno cercando di tamponare la carenza di docenti con la progressiva assegnazione di incarichi temporanei, in attesa che gli insegnanti di ruolo vengano assegnati alle rispettive cattedre.
In particolare, il Liceo “Galileo Galilei” di Roma, uno dei più noti della città, ha riaperto i battenti con una campanella che ha segnato il ritorno in aula per circa 500 studenti. Tuttavia, come in molti altri istituti, la copertura delle cattedre rimane incompleta, costringendo alcuni studenti a fare lezione in classi accorpate o con insegnanti non specialisti nelle materie.
Le difficoltà legate alla carenza di personale sono particolarmente sentite nel settore del sostegno agli alunni disabili. A Roma, il numero di studenti che necessitano di supporto è in costante aumento, ma il personale dedicato scarseggia. Questa situazione preoccupa non solo le famiglie, ma anche i dirigenti scolastici, che cercano soluzioni temporanee per garantire continuità educativa.
Accanto ai problemi organizzativi, si sono già registrate le prime proteste studentesche. Alcuni gruppi di studenti della Rete degli Studenti Medi hanno espresso il loro dissenso verso la gestione delle nomine e l’incertezza che caratterizza l’inizio dell’anno scolastico. Manifestazioni sono già avvenute in vari istituti della Capitale, tra cui il Pilo, il Newton e il Montessori.
Nonostante gli sforzi delle istituzioni scolastiche e degli organi competenti, l’auspicio è che entro la data fissata dall’USR si possa garantire un quadro organico completo, per permettere a studenti e docenti di affrontare serenamente il nuovo anno scolastico.