
Addio al rapper Pusha (ex Flaminio Maphia): cordoglio nella scena hip hop della vecchia scuola

L’artista, prossimo ai 50 anni, si è spento nella sua casa al Prenestino, quartiere dove è nato e cresciuto. Molti i messaggi sui social, da Rude Mc a Booster G, con i quali ha condiviso un tratto di strada.
Dolore e sconcerto nel mondo dell’hip hop romano per l’improvvisa scomparsa di Pusha (noto anche come Ian Solo), all’anagrafe Ivan Stortini. Il rapper, prossimo ai 50 anni, ha fatto parte del primo nucleo deiFlaminio Maphia, tra i protagonisti della scena alla metà degli anni Novanta quando la zona intorno a piazza del Popolo era il fulcro del movimento (b-boy, writer, mc si ritrovavano nel catino del Valadier tra il negozio di dischi Goody Music e Burger King), nato negli States e reinterpretato con originalità dai pionieri capitolini. Crocevia trasversaleai ceti sociali e allo status economico dove confluivano ragazzi, provenienti dai quartieri bene al pari delle periferie, accomunati dalla passione per le rime sfornate dai fuoriclasse d’oltreoceano e riconoscibili dallo stile: scarpe da ginnastica con i lacci over (crazy lace), pantaloni cargo a vita bassa di qualche taglia in più, felpe col cappuccio, t-shirt con i simboli delle squadre di basket Nba e cappellino storto.
Fonte: Corriere della Sera