
Stadio Flaminio, le idee contrapposte di Lotito e Calenda

Tra il 20 e il 21 il candidato Carlo Calenda e il presidente della Lazio Lotito hanno parlato del loro punto di vista sull’ipotesi Flaminio per i biancocelesti.
“Avevo fatto una proposta sulla riqualificazione dello stadio Flaminio, da candidato a Roma, non è accaduto assolutamente niente. C’è un progetto del Coni con Cassa Depositi e Prestiti che sta lì da un sacco di tempo e va portato avanti. Purtroppo, e lo dico avendo un figlio e un fratello laziali, questo edificio non si presta a fare lo stadio della Lazio, bisogna trovare un’altra soluzione e fare qui un grande centro per altri sport che il Coni stava progettando da tempo” sono le parole di Calenda sulla riqualificazione dello stadio Flaminio. Non è la prima volta che il candidato di Azione prende una posizione simile su questo. Durante la campagna elettorale per le comunali ha infatti proposto una sorta di “villaggio dello sport” all’interno dell’impianto. “Ci siamo mossi ufficialmente, come sapete. Fare uno stadio di proprietà non è come andare a prendere un caffè al bar. Ci sono procedure, condizioni mutevoli, variabili a non finire che possono incidere sul risultato finale. Per questo parlerò a tempo debito e non ha senso fare annunci di qualsiasi tipo su questo tema. Di certo la Lazio vuole un suo stadio di proprietà” ha risposto il presidente della Lazio Claudio Lotito.
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