
Ostia, in fiamme la porta di un appartamento: uccide due cani, dietro l’attentato un debito

Il 29enne dovrà rispondere di tentata estorsione, tentato omicidio ed incendio: è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Tragedia sfiorata. Un uomo, utilizzando una tanica contenente liquido infiammabile, avrebbe dato fuoco alla porta di ingresso dell’appartamento che poi è andato completamente a fuoco. Il gesto sarebbe riconducibile ad un debito da parte di un giovane domiciliato proprio all’interno dell’abitazione andata a fuoco. Un incendio doloso che ha portato alla morte di due cani, con una donna che ha rischiato la stessa fine se non fosse riuscita a trovare rifugio in un balcone dell’appartamento dato alle fiamme con del liquido infiammabile da un giovane, poi individuato dai carabinieri. A causa dell’incendio di notevoli proporzioni, con evidenti rischi di propagazione ad altre abitazioni confinanti, è stato necessario evacuare l’intera palazzina e di soccorrere anche una donna rifugiatasi sul balcone dell’appartamento in fiamme, che è stata raggiunta dall’autoscala dei vigili del fuoco, e tratta in salvo senza conseguenze.
I vigili del fuoco sono intervenuti in viale Vasco da Gama, dove era stata date alle fiamme la porta di ingresso di un appartamento all’interno di un complesso residenziale di edilizia popolare. Le indagini, condotte dai militari e coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Roma, hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’evento e di identificare un romano di 29 anni, disoccupato e con precedenti, quale autore dell’atto incendiario. Risulta ora gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione, tentato omicidio e incendio. I carabinieri sul posto, giunti prima dell’arrivo dei mezzi dei vigili del fuoco, hanno contribuito a contenere l’estensione dalle fiamme impiegando gli estintori in dotazione. Nel contesto delle attività di esecuzione del fermo del 29enne, i carabinieri della compagnia di Ostia hanno anche eseguito delle perquisizioni che hanno consentito di rinvenire nella disponibilità dell’indagato un machete, una roncola, e circa 92 grammi di cocaina, il tutto posto sotto sequestro. I carabinieri hanno quindi eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla dda di Roma, nei confronti del ragazzo. Il provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica è stato convalidato dal gip del tribunale della Capitale che ha disposto per l’indagato la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.