
Rebibbia, ancora una morte in carcere: suicida detenuta 36enne

La donna avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza ed era in procinto di essere trasferita nel carcere di Civitavecchia.
Una detenuta di 36 anni si è tolta la vita nella sezione femminile dei carcere di Rebibbia. La donna avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza ed era in procinto di essere trasferita nel carcere di Civitavecchia. Con la sua morte salgono a sette le morti registrate nelle carceri romane da inizio anno, oltre il 4% del totale di tutte le carceri italiane (68).
Sull’accaduto è intervenuto il garante per i diritti dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa, che ha denunciato anche la morte di un uomo di 56 anni avvenuta nelle ventiquattr’ore precedenti nel reparto di medicina protetta dell’Ospedale Pertini: “Per ognuna di queste morti bisognerà rivedere cosa è stato fatto e cosa di meglio si sarebbe potuto fare, e rivedere i protocolli conseguenti, ma salvo che dalle indagini disposte dall’autorità giudiziaria non emergano fatti nuovi, non serve cercare colpevoli a ogni costo di tragedie che, purtroppo, sono all’ordine del giorno nelle nostre carceri – ha aggiunto il garante -. Il problema sono, appunto, le nostre carceri, costrette a essere luoghi di contenzione del disagio e della sofferenza psichica, ospizi dei poveri, spesso insopportabili fino all’abuso di sostanze”.