
Ztl fascia verde: stop ai diesel Euro 5 dal 1° novembre, si cercano alternative

La stretta sulla Ztl “fascia verde” di Roma fa un ulteriore passo avanti. È passata in consiglio regionale del Lazio la proposta di aggiornamento del Piano di risanamento della qualità dell’aria, già approvata dalla giunta, che prevede lo stop alla circolazione dei veicoli diesel fino a Euro 5 e benzina fino a Euro 2 durante i mesi invernali. Un provvedimento che, se confermato, potrebbe entrare in vigore dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno, accendendo le telecamere lungo i confini della fascia verde, una vasta area che copre gran parte della Capitale.
La norma lascia aperto uno spiraglio: Roma Capitale potrà chiedere una deroga, ma solo a patto di garantire una riduzione equivalente delle emissioni inquinanti, in particolare del particolato fine (Pm10, Pm2.5) e del biossido di azoto (No2). Questo significa che il Campidoglio potrà proporre misure alternative purché abbiano lo stesso impatto positivo sull’ambiente.
«Il Comune potrà decidere un’applicazione diversa delle limitazioni in base ai livelli di inquinamento, purché siano rispettati gli obiettivi ambientali», si legge nella delibera regionale. Le trattative tra il sindaco Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sono ancora in corso, e da Palazzo Senatorio filtra la possibilità di una nuova richiesta di deroga, per evitare lo stop alla circolazione di centinaia di migliaia di veicoli.
Tra le decisioni confermate, c’è l’esclusione del sistema Move In, ovvero la possibilità di acquistare pacchetti di chilometri per accedere alla Ztl anche senza i requisiti ambientali. La Regione ha ritenuto iniquo un meccanismo che avvantaggia chi può permettersi di pagare, penalizzando gli altri cittadini.
«Non possiamo introdurre un sistema che basa l’accesso sulla disponibilità economica individuale», è la linea adottata dal consiglio regionale. Restano esenti dai divieti i veicoli storici e i ciclomotori ultratrentennali di rilevanza storica, che potranno continuare a circolare.
Il nodo vero, però, resta quello dei numeri. A rischio esclusione dalla circolazione, infatti, ci sono oltre 300mila veicoli diesel Euro 5 ancora in uso nella Capitale. Un blocco improvviso potrebbe paralizzare la mobilità cittadina, motivo per cui l’amministrazione capitolina sta cercando una via d’uscita che possa bilanciare le esigenze ambientali con quelle sociali ed economiche.