
Ztl fascia verde: slitta lo stop per i diesel Euro 4, via libera fino al 2025

La Regione Lazio ha deciso di rinviare lo stop ai veicoli diesel Euro 4 nella Ztl della fascia verde di Roma, garantendo una proroga che durerà fino alla fine del 2025. Questa misura, inizialmente prevista per novembre 2024, è stata bloccata con una delibera approvata dalla giunta regionale in risposta alle richieste dei sindaci e delle associazioni di categoria. Il provvedimento consente di prendere più tempo per valutare soluzioni alternative alla limitazione del traffico, lasciando ancora libera circolazione ai veicoli Euro 4 almeno per un altro anno.
L’assessore regionale all’Ambiente, Elena Palazzo, ha giustificato la decisione spiegando che occorre rivedere il piano di risanamento della qualità dell’aria in modo più ponderato, migliorando soprattutto il trasporto pubblico e valutando alternative meno penalizzanti per i cittadini e le attività economiche. Il blocco della circolazione per i veicoli Euro 4 avrebbe interessato oltre 133 mila auto, una cifra considerata troppo elevata in assenza di piani strutturali e interventi su larga scala per ridurre l’inquinamento.
La delibera regionale sospende quindi l’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri, che prevedeva l’installazione di nuovi varchi di controllo della Ztl già entro novembre 2024. L’obiettivo era limitare la circolazione di veicoli inquinanti, ma le pressioni politiche e sociali hanno portato alla decisione di posticipare il provvedimento, in attesa di una nuova pianificazione che includa soluzioni più sostenibili.
Rimangono comunque in vigore i divieti già esistenti per i veicoli a benzina fino alla categoria Euro 2 e per i diesel fino a Euro 3. Per i mezzi più vecchi, quindi, le limitazioni alla circolazione non subiranno modifiche, mentre gli automobilisti con veicoli Euro 4 potranno continuare a circolare all’interno della fascia verde per tutto il 2025.
La misura ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, il gruppo capitolino di Fratelli d’Italia ha espresso soddisfazione per la decisione della Regione, sottolineando come sia fondamentale bilanciare la tutela ambientale con le esigenze della mobilità cittadina e della vita economica. Dall’altro lato, la sinistra e alcune associazioni ambientaliste hanno criticato la scelta, accusando la giunta di fare un passo indietro nelle politiche di contrasto all’inquinamento atmosferico.
I residenti delle aree interessate dal traffico, tuttavia, accolgono positivamente la notizia, preoccupati soprattutto dai costi che avrebbero dovuto affrontare per adeguarsi alle nuove norme. Con l’installazione dei nuovi varchi di accesso e le multe per i trasgressori, si temeva un aumento delle spese per i cittadini.
La questione resta al centro del dibattito politico, con il Comune di Roma e la Regione Lazio impegnati a trovare soluzioni che garantiscano una qualità dell’aria migliore senza gravare eccessivamente sulle tasche dei romani.