
West Nile, sale la preoccupazione: sono 5 le vittime, 16 i contagi nel Lazio

Il virus West Nile torna a far paura in Italia, con il bilancio più drammatico da inizio anno: tre decessi in un solo giorno, tutti registrati in Campania, mentre nel Lazio l’allerta cresce per la scoperta di 16 nuovi casi, che portano il totale regionale a 44 positività confermate nel 2025. Il virus, trasmesso dalle zanzare del genere culex, ha colpito prevalentemente pazienti fragili o con patologie pregresse, ma la sua diffusione impone ora un rafforzamento delle misure sanitarie e preventive.
Tra le vittime, Mario Tatangelo, 77 anni, imprenditore di Isola del Liri, è deceduto allo Spallanzani di Roma dopo aver contratto il virus durante una vacanza a Baia Domizia, nel Casertano. L’uomo, trapiantato di cuore e affetto da malattie croniche, era comunque attivo e lavorava fino all’ultimo. «Era in vacanza con la moglie, è stata l’ultima», raccontano i familiari. Le altre due vittime sono un 74enne di Pomigliano d’Arco, deceduto all’ospedale del Mare, e un 80enne di Maddaloni, già in condizioni di salute compromesse, spirato all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Con questi ultimi tre casi, il conteggio nazionale dei decessi da West Nile nel 2025 sale a cinque: oltre alle morti campane, si registrano un 75enne del Novarese deceduto a marzo e una 82enne di Fondi, morta il 20 luglio. In Campania sono attualmente otto i ricoverati, la maggior parte nel Casertano.
Nel Lazio, il bollettino regionale segnala 16 nuove infezioni, tra cui quattro con sindrome neurologica. I casi si concentrano in provincia di Latina (41), Roma (2) e uno con origine esterna ma esposizione probabile in provincia di Caserta. Due pazienti sono attualmente in terapia intensiva. L’assessorato regionale alla sanità ha disposto l’estensione del test del virus ai donatori di sangue e ha rafforzato la sorveglianza veterinaria, in particolare sui cavalli nelle ASL Roma 5, Roma 6, Frosinone e Latina.
Nel frattempo, il Comune di Maddaloni ha avviato operazioni straordinarie di disinfestazione, come confermato dal sindaco Andrea De Filippo: «Abbiamo disposto interventi massicci e ripetuti».
Il virus West Nile si trasmette tramite la puntura delle zanzare culex, che si infettano nutrendosi di uccelli portatori, in particolare gabbiani e cornacchie. Nell’80% dei casi, l’infezione è asintomatica, ma può diventare letale in soggetti deboli. Non si trasmette da persona a persona.
Per proteggere la salute pubblica, il Ministero della Salute ha messo a punto un sistema di sorveglianza nazionale, che prevede il monitoraggio dei donatori di sangue, campagne di disinfestazione straordinaria nelle aree a rischio, e misure precauzionali nei reparti di trapianto.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’andamento epidemiologico è «in linea con gli anni precedenti», ma il moltiplicarsi dei casi impone vigilanza continua, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. Il prossimo aggiornamento ufficiale è atteso giovedì.