
Violenza sessuale di gruppo a Santa Marinella: quattro arresti

A Santa Marinella, una tranquilla località costiera al nord di Roma, si è consumato un atto di violenza indicibile che ha sconvolto la comunità. Elisabetta, una donna di 38 anni, si è fidata di un gruppo di conoscenti, inclusa una donna che pensava fosse una nuova amica, ma si è ritrovata intrappolata in una violenza fisica e psicologica devastante. La sua drammatica esperienza ha avuto inizio all’alba del 10 maggio, al termine di una serata trascorsa tra ristoranti e locali notturni a Ladispoli, quando, dopo una serata tra risate e convivialità, il viaggio di ritorno si è trasformato in un incubo.
Elisabetta, che aveva trascorso una serata spensierata con amici, si è ritrovata in un’auto con quattro persone, tra cui la donna che credeva amica. “Credo che avessero già in mente tutto. Mi hanno attirato in un tranello e quando mi sono opposta, si è scatenato l’inferno”, ha raccontato la vittima ai carabinieri, con i segni evidenti delle violenze ancora sulla pelle. Il gruppo ha immediatamente iniziato a stringerla e a immobilizzarla, nonostante i suoi tentativi di resistenza. Gli uomini l’hanno aggredita fisicamente, mentre la donna che viaggiava accanto al conducente non ha fatto nulla per fermare l’aggressione, anzi, ha contribuito a ostacolare le sue richieste di aiuto.
Durante il tragitto, Elisabetta è stata costretta a subire violenze sessuali da parte degli uomini seduti con lei nell’auto, mentre l’autista ha impedito ogni via di fuga, bloccando le porte dell’abitacolo. La complice, invece di intervenire, ha solo esortato la vittima a “stare buona”. Elisabetta ha urlato e pianto, ma le sue suppliche sono state ignorate. “Urlavo ‘no’ con tutta la forza che ho in gola”, ha detto agli inquirenti. Nonostante i suoi tentativi di liberarsi, è stata colpita con violenza, subendo lesioni significative, tra cui la frattura del naso e di una costola.
Solo quando il gruppo ha fatto una breve sosta durante il viaggio, Elisabetta è riuscita a approfittare di un momento di distrazione e a scappare via. “Mi sono trascinata fino alla caserma dei carabinieri di Santa Marinella, ero allo stremo”, ha raccontato. Con il volto tumefatto e il corpo sanguinante, è stata soccorsa e portata in ospedale, dove i medici hanno diagnosticato le ferite e le lesioni subite. Le indagini, coordinate dalla Procura di Civitavecchia, hanno subito preso il via, con i carabinieri che hanno ricostruito il tragitto del gruppo, supportati dalle immagini delle telecamere di sorveglianza.
Nel giro di pochi giorni, i carabinieri hanno arrestato i quattro responsabili: tre uomini, tra cui il conducente dell’auto e i due complici seduti dietro, sono finiti in carcere, mentre la complice che viaggiava davanti, con il ruolo di “amica”, è stata posta ai domiciliari. Tutti i colpevoli sono italiani, con un’età compresa tra i trenta e i quarant’anni e precedenti penali per reati legati alla droga. La vittima, ancora sotto shock, ha ricevuto il supporto psicologico necessario per affrontare le conseguenze di questa terribile esperienza.