
Via Panama, cresce la protesta dei residenti contro la pista ciclabile
Non si ferma la polemica sulla pista ciclabile di via Panama, ai Parioli, dove i residenti denunciano la mancata convocazione del sopralluogo promesso dal Comune. L’incontro, concordato lo scorso 10 ottobre durante una commissione mobilità, avrebbe dovuto coinvolgere comitato, Municipio e assessorato capitolino, ma non si è mai svolto. Nel frattempo, il traffico continua a paralizzare una delle arterie più frequentate del quartiere.
«Il sopralluogo non c’è stato e via Panama resta ostaggio del traffico e dello smog», scrivono in una pec ufficiale i membri del comitato Sos Panama, indirizzata al presidente della Commissione Mobilità e, per conoscenza, alla presidente del II Municipio Francesca Del Bello e all’assessore Eugenio Patanè. I cittadini non chiedono di cancellare il progetto, ma di modificarlo: «Non siamo contrari alla ciclovia, ma deve essere spostata sul marciapiede ampliato e non sulla carreggiata», spiega Benedetta Contardi. Secondo i residenti, la riduzione delle corsie stradali avrebbe creato veri e propri “imbuti”, ostacolando la circolazione dei mezzi pubblici e di soccorso. Una cosa che, peraltro, non era propriamente impossibile da prevedere e che ottiene il risultato esattamente opposto al senso “ambientalista” del progetto: più traffico, più smog e un peggioramento della qualità dell’aria per i residenti.
Nel documento inviato al Campidoglio, il comitato chiede la calendarizzazione immediata del sopralluogo, una nuova riunione entro i tempi promessi e la discussione della proposta alternativa elaborata dagli abitanti. Il piano prevede un marciapiede di 1,5 metri, una ciclovia bidirezionale larga 2,5 metri, uno spazio di un metro per gli alberi e 2,10 metri per i parcheggi lineari, in modo da ripristinare le due corsie di marcia da 2,80 metri ciascuna. «Solo così – spiega Rocco Gaudioso – potremo avere una pista ciclabile sicura e una strada finalmente scorrevole».
Il progetto originale di via Panama rientra nel Grab, il Grande Raccordo delle Bici, e ha già subito alcune modifiche dopo le prime proteste. Il Comune ha infatti previsto lo spostamento della fermata Atac da via Lisbona verso via Salaria, l’ampliamento della carreggiata in corrispondenza di via Lima e la riduzione della larghezza della ciclovia a due metri dopo piazza Cuba, per agevolare la svolta verso viale Romania. Previsto anche il ritocco dei tempi semaforici all’incrocio con piazza Ungheria per fluidificare il traffico.
Nonostante le rassicurazioni, però, molte delle correzioni non sono ancora state realizzate. Dal Campidoglio fanno sapere che prima dovranno essere rifatti i marciapiedi su entrambi i lati della strada, un intervento di competenza dell’assessorato ai Lavori Pubblici. Lunedì è previsto un incontro tra Comune e II Municipio, ma il clima resta teso. Intanto, gli abitanti promettono nuove mobilitazioni se non arriveranno risposte concrete: via Panama, per ora, continua a essere un simbolo del difficile equilibrio tra mobilità sostenibile e vivibilità urbana.