
Università Unicusano: Sequestro Confermato e Accuse di Attività Commerciali Illecite

La Corte di Cassazione ha emesso una decisione confermando il sequestro di oltre 20 milioni di euro contro l’Università Niccolò Cusano, respingendo il ricorso presentato dall’istituto. La decisione è arrivata dopo il deposito delle motivazioni a marzo di quest’anno, in risposta al ricorso presentato a ottobre 2023.
La procura di Roma aveva disposto il sequestro a seguito di un’inchiesta della guardia di finanza nel gennaio 2023, che ha portato all’indagine di Stefano Bandecchi, fondatore dell’ateneo, e altri due individui.
La Corte ha sostenuto le ipotesi degli inquirenti, secondo cui l’Università avrebbe utilizzato agevolazioni fiscali per scopi commerciali, eludendo le tasse e conducendo attività non legate alla didattica. Le motivazioni depositate evidenziano una serie di investimenti non riconducibili alla formazione universitaria, come l’acquisto di un elicottero, autovetture di lusso e la gestione di una società calcistica.
L’ateneo ha respinto tutte le accuse, chiedendo il dissequestro dei beni e difendendosi sostenendo di utilizzare gli avanzi finanziari per avviare iniziative commerciali. Tuttavia, la Corte ha giudicato il ricorso “ammissibile ma infondato”.
Le indagini hanno anche rivelato un presunto drenaggio delle risorse dell’ateneo verso società controllate da Stefano Bandecchi, che avrebbe operato illecitamente utilizzando agevolazioni fiscali per enti non commerciali.
In sintesi, secondo i giudici, le attività commerciali dell’Università Unicusano prevalgono rispetto alla sua funzione di istituto di formazione universitaria, senza alcuna evidenza di reinvestimento dei profitti nell’istituzione stessa.
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