
Truffe agli anziani: minori coinvolti nei raggiri tra Roma e Napoli

Un fenomeno sempre più diffuso vede giovani minorenni coinvolti in truffe ai danni di anziani, usati come esecutori di raggiri orchestrati da organizzazioni criminali. L’ultimo caso si è verificato a Marcellina, dove due quindicenni hanno ingannato un’anziana fingendosi emissari di un avvocato e riuscendo a sottrarle oro e denaro contante. La donna, colpita dalla loro apparenza innocua e dai modi gentili, si era persino detta disposta a offrirgli la merenda prima di rendersi conto dell’inganno. I due giovani, fermati dai carabinieri mentre fuggivano a bordo di un’auto noleggiata da adulti con precedenti, sono stati trasferiti prima a Casal Del Marmo e poi sottoposti alla misura della permanenza in casa. Il loro coinvolgimento conferma un trend preoccupante: il reclutamento di minori per commettere reati, sfruttando la loro età per eludere le pene più severe.
Le indagini condotte dalla Compagnia dei carabinieri di Tivoli hanno rivelato che questi giovani provengono spesso da Napoli e dintorni, inviati nella Capitale con l’obiettivo di eseguire ordini precisi. Il metodo è ormai collaudato: le vittime vengono contattate telefonicamente da falsi avvocati o carabinieri, che con la scusa di un incidente o di una rapina le convincono a consegnare oro e contanti. Un altro episodio recente ha visto protagonista un diciassettenne arrestato a Roma dopo aver truffato una coppia di anziani con la messinscena di un finto sequestro d’auto. In molti casi, il raggiro viene perfezionato tramite tecniche avanzate come lo spoofing telefonico, che permette ai truffatori di far apparire sul display della vittima il numero di una caserma per guadagnarsi la sua fiducia.
Dietro questi ragazzi si nascondono organizzazioni ben strutturate, che selezionano le vittime scorrendo gli elenchi telefonici alla ricerca di nomi ormai desueti, sinonimo di persone anziane più vulnerabili. I giovani vengono impiegati per il recupero della refurtiva e per il trasporto fino ai referenti criminali, che provvedono alla rapida monetizzazione degli oggetti rubati. Nonostante le numerose operazioni delle forze dell’ordine e le campagne di sensibilizzazione, il fenomeno continua a crescere, spingendo le autorità a intensificare i controlli e le misure di contrasto per proteggere i soggetti più fragili.