Treni Roma-Lido e Roma-Viterbo: Firema ha 30 giorni per salvare l’appalto

27/02/2025

La saga dei treni fantasma per le linee Roma-Lido e Roma-Viterbo continua a tenere banco. La Regione Lazio ha concesso a Firema una proroga di 30 giorni per presentare fideiussioni valide, pena la rescissione del contratto per la fornitura di 38 treni. La decisione è stata presa durante un tavolo convocato dal presidente della Regione, Francesco Rocca, nel tentativo di sbloccare una situazione che rischia di costare cara alle casse regionali.

La Regione ha già versato a Firema 57 milioni di euro di anticipi, garantiti da polizze risultate non valide. Ora, si cerca di salvare l’appalto da 282 milioni di euro, coinvolgendo anche il Governo, dato che Invitalia detiene una quota del 30% di Firema. La Regione ha bussato alla porta del Ministero delle Attività produttive, e Firema ha presentato un carteggio con Sace, che si è detta disponibile a coprire l’80% degli anticipi.

Se l’appalto verrà salvato, il cronoprogramma subirà un notevole slittamento: il primo treno arriverà ad agosto, con un rodaggio di 3-4 mesi, il secondo a settembre, e il resto della prima tranche entro settembre 2026. La seconda tranche è prevista per il 2027, mentre la terza è ancora da definire.

L’alternativa alla proroga è la revoca del contratto, che comporterebbe enormi problemi. La Regione rischierebbe di perdere i 57 milioni di anticipi, di non incassare le penali per il ritardo (già arrivate a 6 milioni di euro) e di non recuperare i fondi, in parte provenienti dal PNRR. Si sta valutando anche un piano B, che prevede di coinvolgere il Campidoglio per estendere l’appalto Hitachi alla Roma-Lido.

L’appalto, avviato dalla Giunta Zingaretti, è stato segnato da una serie di problemi, tra cui la scoperta che le polizze presentate da Firema non erano valide. La Regione ha presentato un esposto in Procura, così come Firema, che si considera “parte lesa”. Firema ha ribadito il suo “massimo impegno” per risolvere la situazione e procedere con la fornitura dei treni.

La vicenda mette in luce le difficoltà legate alla gestione degli appalti pubblici e l’importanza di effettuare controlli accurati sulle garanzie presentate dalle aziende. La speranza è che si possa trovare una soluzione che permetta di sbloccare la situazione e di garantire ai cittadini un servizio di trasporto pubblico efficiente.

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