
Tre ultras del gruppo Quadraro arrestati per spaccio allo stadio

Un’operazione della Digos ha portato all’arresto di tre membri del “Gruppo Quadraro”, ultras giallorossi coinvolti in un giro di spaccio di cocaina all’interno dello stadio Olimpico durante le partite della Roma. L’inchiesta, avviata su input del questore Roberto Massucci, ha portato alla luce un sistema di vendita di stupefacenti nei bagni della curva sud tra il gennaio 2024 e il maggio dello stesso anno. Nonostante l’arresto di tre individui, gli investigatori continuano a monitorare l’ambiente ultras e i suoi legami con gruppi criminali più ampi.
Le indagini si sono concentrate sulle intercettazioni e sulle registrazioni video che hanno documentato almeno 100 cessioni di droga. Nonostante alcuni membri del gruppo siano stati arrestati, altre figure cruciali sono ancora indagate. Tra i sospettati figurano legami con il clan camorristico e il traffico di stupefacenti in altre aree di Roma, come Tuscolano e Tor Bella Monaca. La droga sequestrata è risultata di buona qualità, segno di un canale di approvvigionamento ben strutturato.
Il sistema di spaccio all’interno dello stadio era ben organizzato, con un piano che sfruttava la grande affluenza di tifosi per le partite. Il gruppo operava durante le partite casalinghe della Roma, utilizzando il caos e la folla per nascondere le proprie operazioni. Sebbene l’inchiesta si concentri principalmente sull’ambiente ultras, gli investigatori continuano ad esplorare i legami tra i membri del “Gruppo Quadraro” e i gruppi criminali più potenti della città.
La Direzione distrettuale antimafia ha preso in mano la questione, intensificando le indagini per scoprire eventuali legami con le organizzazioni mafiose. Le prossime settimane potrebbero riservare sorprese, con l’analisi di punti di ritrovo e altre dinamiche ultra legate al traffico di sostanze. Un’indagine che si preannuncia complessa, ma che potrebbe fare luce su un sistema criminale radicato anche fuori dallo stadio Olimpico.