
Trasporti urbani, il Governo prepara un piano da 2 miliardi di euro

Il governo lavora a un piano da 2 miliardi di euro per potenziare i trasporti nelle grandi città italiane, puntando su un ampio intervento a favore della mobilità su rotaia. L’obiettivo è acquistare nuovi treni e vagoni per le metropolitane, ammodernare le linee ferroviarie e rendere più efficienti le reti urbane, in un momento in cui la sostenibilità e la razionalizzazione della spesa pubblica sono centrali per rispettare i vincoli del Patto di Stabilità europeo.
Circa la metà delle risorse, pari a un miliardo di euro, arriverà da un prestito con la Banca europea per gli investimenti (Bei), il cui via libera è atteso entro la fine dell’anno. L’operazione, seguita dalla vicepresidente italiana Gelsomina Vigliotti, prevede la firma definitiva nel corso del 2026 e sarà collegata alla manovra economica che il governo approverà nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri. Affinché la Bei possa attivare i fondi, è necessario che lo Stato stanzi una quota analoga a bilancio, gestita dal ministero dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini. Il finanziamento coprirà gli interventi previsti dal cosiddetto “Avviso numero 3”, con cui le amministrazioni locali possono presentare progetti per migliorare il trasporto rapido di massa.
Una volta approvata la legge di bilancio e sbloccato il prestito europeo, i 2 miliardi confluiranno nel Fondo unico per il trasporto rapido di massa, istituito lo scorso luglio per razionalizzare gli investimenti e concentrare in un solo strumento tutte le risorse statali. Il fondo è già pronto a finanziare 12 interventi in tutta Italia, di cui quattro nella Capitale: la tranvia Termini–Giardinetti–Tor Vergata (la cosiddetta “Linea G”), il nuovo deposito di Centocelle Est, il rinnovo dei treni delle linee A, B e B1 e la tratta T2 della metro C. Il Campidoglio aveva inoltre richiesto risorse per il rinnovo dei tornelli delle metropolitane e per altre cinque tranvie, per un importo complessivo di circa 1,3 miliardi di euro.
L’operazione, oltre a rappresentare una spinta per la mobilità cittadina, è anche un banco di prova per la collaborazione tra Italia e Bei. Il finanziamento quadro sul trasporto pubblico di massa è infatti un progetto pilota europeo, destinato a essere replicato in altri Stati membri. La scelta di Roma come primo caso nasce dai risultati positivi ottenuti in passato: nel 2024 la Bei ha investito in Italia quasi 11 miliardi di euro in 99 operazioni, generando investimenti complessivi per oltre 37 miliardi. Di questi, circa 2 miliardi sono stati destinati alla rigenerazione urbana e alle infrastrutture sostenibili, inclusi edifici a emissioni quasi zero, città intelligenti e sistemi di trasporto ecologici.
Il nuovo piano, dunque, si inserisce in una strategia più ampia per modernizzare la rete ferroviaria urbana, ridurre le emissioni e rendere il trasporto pubblico un pilastro della transizione verde italiana.