
Caso Tirrito: la Paladina della lotta alla Mafia che raggirava e derubava gli anziani

Non un grande esempio per tutte quelle persone che negli anni si erano legate, in un modo o nell’altro, alla Tirrito, paladina antimafia e contro ogni forma di violenza sulle donne che è rimasta coinvolta in una maxi-operazioni all’abusivismo.
Incredibile come Maricetta Tirrito, una donna così opposta alle mafie, potesse aver messo in piedi un metodo del tutto simile a quello mafioso. Attraverso un raggiro la casa di riposo ad Ardea, che esisteva solamente nella testa degli anziani, otteneva fondi immensi dalle famiglie degli ospiti.
Uno schema gerarchizzato e preparato a tavolino, intorno alla Tirrito altri quattro collaboratori, ognuno con diverse responsabilità all’interno del castello di carte, giravano e incassavano da questo commercio abusivo e maledetto.
La Tirrito riusciva attraverso i suoi collaboratori e il suo stesso nome di “Combattente per la legalità” ad ottenere immensi versamenti dagli anziani raggiarti. I suoi collaboratori, tutti a modo loro, riuscivano a cerare un unico canale di passaggio tra i risparmi degli anziani e le tasche della Tirrito.
La “casa di riposo” della Tirrito è stata anche coinvolta in diverse morti sospette all’interno della truffa, alcuni anziani avrebbero perso la vita mentre soggiornavano in una delle sue trappole. La procura si è fatta carico di valutare se la Tirrito fosse direttamente coinvolta nelle morti sospette.
Il dettaglio più allarmante: quattro dei cinque arresti, quelli che coinvolgo tra l’altro la pena detentiva, sono stati tutti nei confronti di donne, che a loro modo popolavano quell’arcipelago di sostegno che dovrebbe essere dato alle donne vittime di violenza… Che Vergogna!