
The Borderline: 4 anni sono un tremendo errore della giustizia, lo dicono pure gli avvocati

La richiesta di patteggiamento avanzata da Matteo Di Pietro, noto youtuber del collettivo The Borderline, in seguito all’incidente che ha causato la tragica morte di un bambino di 5 anni a Casal Palocco, ha scatenato una fervida discussione sui social.
Riguardo alla sorte di Di Pietro, host del canale TikTok The Borderline, l’opinione pubblica si interroga sulla proposta di quattro anni di carcere con sconto di pena in confronto alla vita perduta di un innocente.
Diverse voci si sono levate, tra cui quella dell’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus e promotore della legge sull’omicidio stradale, il quale ha fortemente criticato l’eventuale accordo. Egli ha sottolineato l’importanza della giustizia per la vittima e la famiglia, affermando che un patteggiamento priverebbe Di Pietro e la società stessa dell’opportunità di comprendere la gravità del suo atto.
“La legge sull’omicidio stradale è stata pensata per garantire giustizia e non per permettere l’impunità. Il caso di Di Pietro evidenzia un possibile svilimento della gravità di questi reati, con pene sempre più ridotte che finiscono per non essere scontate”, ha dichiarato Musicco.
Tuttavia, non è certo che il giudice accetti il patteggiamento. Il precedente di un rifiuto di patteggiamento in un caso simile, dove la velocità e altre circostanze hanno giocato un ruolo cruciale nell’incidente, suggerisce che il giudice possa valutare la pena proposta come inadeguata alla gravità del caso dei The Borderline.
Il dibattito sull’omicidio stradale e la ricerca di giustizia continua mentre il giudice per l’udienza preliminare si appresta a valutare l’accordo proposto . La decisione finale potrebbe avere un impatto significativo sulle future trattative di questo tipo e sull’applicazione della legge in situazioni simili.