
Testaccio, pusher 20enne arrestata con quasi 20 chili di droga
Aveva iniziato il suo giro di spaccio parcheggiando l’auto a noleggio proprio davanti a un passaggio pedonale per disabili, nel cuore di Testaccio. Una leggerezza che le è costata cara: grazie a quell’infrazione, gli agenti in borghese del commissariato Monteverde hanno scoperto e sequestrato quasi 20 chili di droga. La protagonista della vicenda è una ragazza romana di appena 20 anni, nata nel 2005, arrestata con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il blitz, nato per caso, risale al pomeriggio del 10 ottobre. Una signora disabile non riusciva a risalire sul marciapiede perché una Volkswagen T-Roc aveva occupato l’unico tratto privo di barriere architettoniche. In quel momento è passata una pattuglia in borghese, impegnata in un servizio antidroga. Gli agenti hanno aiutato la donna in carrozzina e, proprio mentre la stavano assistendo, hanno visto avvicinarsi una giovane con una busta in mano, diretta verso l’auto parcheggiata in divieto. Quando i poliziotti l’hanno fermata per la contestazione dell’infrazione, la ragazza ha spiegato che i documenti li aveva lasciati a casa e che l’auto era stata presa a noleggio.
È stato il momento in cui la situazione è precipitata. Appena la 20enne ha aperto la portiera della vettura, i poliziotti sono stati investiti da un odore inequivocabile. Dentro l’abitacolo c’erano due chili di hashish divisi in 20 panetti da 100 grammi; nel portabagagli erano nascosti cento ovuli della stessa sostanza, per un totale di 570 grammi. La busta che la giovane teneva in mano conteneva un altro chilo di hashish suddiviso in 10 panetti, due etti di marijuana, una macchina per il sottovuoto e 1.600 euro in contanti.
A quel punto gli agenti hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione della ragazza, distante pochi metri. In casa c’erano 14 chili e 700 grammi di hashish, un ulteriore chilo e 750 grammi divisi in 200 ovuli, altri 240 grammi di marijuana e 3.210 euro in banconote. Un quantitativo imponente, che ha portato alla convalida immediata dell’arresto.
Secondo gli investigatori, la giovane farebbe parte del circuito dello spaccio “delivery”, sempre più diffuso tra ragazzi molto giovani e apparentemente insospettabili: «I clienti prenotano su chat criptate, ricevono la droga a domicilio e pagano alla consegna», spiegano le forze dell’ordine. Un metodo pensato per passare inosservato, ma che in questo caso si è scontrato con un banale parcheggio in sosta selvaggia, punto di partenza di uno dei sequestri più rilevanti degli ultimi mesi nel quartiere.