
Sull’Inceneritore è faida politica, dopo il sì di Gualtieri 4 comuni presentano il ricorso

L’inceneritore, recentemente approvato dalla giunta Gualteri e destinato ad essere costruito nell’hinterland di Roma, rappresenta ancora un tema di forte discordia, suscitando vivaci polemiche.
Quattro comuni dell’hinterland romano hanno presentato un massiccio ricorso contro la realizzazione dell’inceneritore a Santa Palomba, una zona nella quale è prevista la costruzione del termovalorizzatore.
Pomezia, Ardea e altri due comuni hanno guidato l’opposizione per evitare la realizzazione di questo imponente inceneritore a Santa Palomba, progettato per trattare circa 700.000 tonnellate di rifiuti all’anno.
Preoccupati per il potenziale impatto ambientale e inquinamento, alcuni comuni circostanti a Santa Palomba hanno unito le forze e presentato un ricorso collettivo al Tar del Lazio dopo aver effettuato un sit-in di protesta di fronte al Campidoglio a Roma.
Le polemiche si sono intensificate soprattutto dopo la recente conferma dell’ingente importo stanziato per la realizzazione dell’inceneritore. È evidente che la controversia è destinata a persistere.
Il Comune di Pomezia, in una nota ufficiale condivisa con Ariccia, Marino e Ardea, ha annunciato l’intenzione di presentare un ricorso contro il Comune di Roma e il relativo bando di gara, volti alla realizzazione e gestione dell’impianto di termovalorizzazione, programmato per trattare 600.000 tonnellate di rifiuti all’anno.
I quattro comuni limitrofi stanno motivando il ricorso in base alle presunte criticità ambientali e ai potenziali impatti sulla viabilità e l’inquinamento nell’area coinvolta, contestando specificamente il progetto dell’inceneritore di Santa Palomba.