
Storico trionfo per Jasmine Paolini agli Internazionali d’Italia

Il Foro Italico in delirio accoglie un’impresa storica: Jasmine Paolini, talentuosa tennista di Castelnuovo di Garfagnana, ha conquistato gli Internazionali di Roma, riportando in Italia il titolo femminile a distanza di quarant’anni dal successo di Raffaella Reggi. Con una prestazione superba e senza sbavature, Paolini ha superato la numero tre del mondo, Coco Gauff, con un netto 6-4 6-2, scatenando l’entusiasmo degli oltre 10.800 spettatori presenti, tra cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
La gioia di Jasmine era palpabile: «È una gioia enorme, è stato il match dove ho giocato meglio nel torneo, mi sentivo bene. Sapevo che per vincere avrei dovuto colpire forte altrimenti non sarei andata lontana. Sono contenta, il braccio andava veloce, le gambe pure.» Un ringraziamento speciale è andato al Presidente della Repubblica: «Ringrazio il presidente Mattarella, sono felicissima che sia venuto qua. Noi siamo stati al Quirinale, lui è venuto al Foro Italico. È stato un onore.» Il Presidente ha ricambiato con parole di elogio: «Bravissima, è stata una giornata indimenticabile.»
Con questa vittoria, Jasmine Paolini entra nella storia come la quarta italiana a trionfare nel torneo romano, seguendo le orme di Lucia Valerio (1931), Annelis Ullstein Bossi (1950) e Raffaella Reggi (1985). Una finale che sulla carta si preannunciava equilibrata si è invece trasformata in un dominio quasi incontrastato della tennista azzurra.
Sei anni dopo le lodi di Gianni Clerici alla quindicenne Coco Gauff, definita un “Mozart da bambino”, la statunitense ha mostrato una crescita in potenza ma è apparsa in difficoltà contro la determinazione di Paolini. I numeri parlano chiaro: Gauff ha perso ben cinque turni di battuta su nove, commettendo un totale di 55 errori gratuiti in soli 18 giochi.
La svolta nel torneo di Paolini è arrivata dopo il difficile quarto di finale contro Shnaider, quando si è trovata sotto 6-7 0-4 ed è stata salvata dalla pioggia. Da quel momento, la sua aggressività in campo è aumentata, portando a risultati evidenti già nella semifinale con Stearns e culminando nella vittoria contro Gauff. L’americana ha faticato sin dall’inizio, subendo un break nel primo gioco. Pur riuscendo a fare un contro-break, ha dovuto costantemente inseguire un’ispiratissima Paolini, precisa nelle risposte e abile ad aprirsi il campo con il diritto.
Già sul 3-1 del primo set, la partita sembrava indirizzata. Jasmine ha giocato con intensità e divertimento, sfoderando traiettorie insidiose, colpi profondi e una notevole tenuta negli scambi prolungati. Anche la fortuna ha giocato un piccolo ruolo, con un nastro fortunoso su uno smash e un rimbalzo anomalo della pallina sul punto decisivo del primo set. La reazione di Paolini, un sorriso divertito, ha mostrato la sua capacità di gestire la pressione con leggerezza.
Dopo aver chiuso il primo set con un solido 76% di prime in campo e una resa del 56%, il secondo set è stato un monologo ancora più marcato. Paolini è volata sul 3-0 e poi sul 5-1, costringendo Gauff a un colpo in più e inducendola all’errore. Non ha tremato nemmeno nel servire per il match, chiudendo con un netto 6-2 in un’ora e 29 minuti.
Ma le emozioni per Jasmine non finiscono qui. Grazie a questa vittoria, conquista il suo terzo titolo Wta in carriera ed è pronta a risalire al quarto posto della classifica mondiale. Alla domanda sulla possibilità di essere favorita al Roland Garros, ha risposto con una risata: «Favorita al Roland Garros? Ma che dite? (ride divertita, ndr), speriamo intanto di giocare più di una partita. Due anni fa non avrei mai pensato di arrivare dove sono ora.»
Le è stato poi riferito il commento entusiasta di Mats Wilander: «Paolini rappresenta la cosa più bella capitata al tennis.» Jasmine, visibilmente emozionata, ha sussurrato un «accipicchia».
E oggi potrebbe arrivare un altro successo nella finale di doppio in coppia con Sara Errani, contro Kudermetova e Mertens. «Venite a vederci, ve lo chiedo per favore,» ha detto Paolini, un invito quasi superfluo vista l’onda di entusiasmo che la circonda.
A testimonianza di questo affetto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato la tennista dopo il match. Durante un simpatico scambio, Paolini ha offerto il trofeo al Presidente, che ha gentilmente rifiutato con un «No, non lo merito.» Dopo aver posato con la coppa, Mattarella ha aggiunto con un sorriso: «Mi raccomando, si prepari per il doppio.» Anche il Presidente sembra essersi lasciato conquistare dalla magia di Jasmine Paolini.