
Steward e vigilantes contro la malamovida sul litorale romano

Controlli più rigorosi e nuove misure preventive per frenare la movida violenta sul litorale romano. Il modello studiato a Roma, con la regia della Prefettura e della Questura, si ispira alle procedure già attive negli stadi: steward dedicati, filtraggi all’ingresso dei locali e controlli nominativi per selezionare i frequentatori. La sperimentazione è già partita ad Anzio, dove da anni la concentrazione di giovani provenienti anche dalle periferie romane ha creato situazioni critiche, culminate nel 2022 con l’omicidio del pugile Leonardo Muratovic. Per tutto agosto, sei guardie giurate private, pagate dai commercianti tramite un protocollo con il Comune, affiancheranno polizia locale e forze dell’ordine nel controllo delle aree più frequentate come piazza Pia, piazza Garibaldi, Riviera di Ponente e il Molo Innocenziano.
La chiave dell’intervento è nella sinergia tra istituzioni e imprenditori. «Si tratta di un progetto a cui lavoravamo da tempo», spiega Priscilla Regolanti dell’associazione commercianti di Anzio. «Quest’anno, grazie al dialogo con l’amministrazione, abbiamo concretizzato un’intesa importante». Il servizio di pattugliamento notturno sarà attivo nei weekend e nella notte di Ferragosto, dalle 22 alle 4, orario in cui si concentrano gli episodi di degrado. Per il sindaco Aurelio Lo Fazio, il presidio garantirà una risposta rapida a qualsiasi criticità. L’assessore Catello Somma, ex dirigente della Polizia di Stato, sottolinea il valore della cooperazione: «Va dato merito ai commercianti di aver capito quanto sia fondamentale collaborare alla sicurezza». In parallelo, si valuta il coinvolgimento dei volontari dell’Associazione Polizia di Stato, pronti a presidiare il territorio in bicicletta.
Nel frattempo, anche Roma cerca soluzioni. Il focus è sull’Eur, dove si concentra il maggior numero di locali notturni. È qui che, tra il 23 e il 24 luglio, un pregiudicato di Ostia ha sparato contro un buttafuori dopo essere stato allontanato da una discoteca. L’episodio ha riacceso il confronto tra esercenti e prefettura: i primi contestano le chiusure immediate disposte in base all’articolo 100 del Testo unico di pubblica sicurezza, mentre le autorità ribadiscono la necessità di selezionare la clientela. A Fiumicino e Fregene, il sindaco Mario Baccini ha già imposto uno stop preventivo ai party non regolamentati. Su Ostia, infine, si concentrano i rinforzi delle forze dell’ordine, in vista dei weekend di fine estate, ritenuti i più a rischio. La strategia è chiara: aumentare la percezione di sicurezza per evitare che la movida si trasformi in emergenza.