
Stadio di Pietralata, avanti piano: la Roma cambia anche CEO

Il progetto del nuovo stadio della Roma a Pietralata perde un altro tassello dirigenziale. Lorenzo Vitali, fino a oggi Ceo del club giallorosso, ha lasciato l’incarico. Un’altra figura di vertice che si aggiunge alla lunga lista di manager sostituiti dalla proprietà Friedkin negli ultimi anni. Insieme a Mauro Baldissoni, Guido Fienga, Pietro Berardi, Stefano Scalera e Lina Souloukou, anche Vitali esce di scena. Ora il dossier passa interamente a Lucia Bernabè, che risponderà direttamente ai proprietari texani.
La realizzazione dello stadio ha vissuto una gestione a singhiozzo, alternando lunghi periodi di stasi a brevi accelerazioni. Dopo la definitiva consegna delle aree da parte del Campidoglio ad agosto 2024, tutto si era nuovamente fermato. A pesare erano stati anche l’esonero di Daniele De Rossi e la rimozione della Souloukou, che avevano spostato l’attenzione societaria lontano dal progetto stadio. Solo a febbraio 2025 si è ripreso con i sondaggi geologici, ma gli scavi archeologici sono partiti con ulteriore ritardo, rallentati da una nuova disputa.
Dopo la risoluzione della vicenda dei residenti abusivi, il fronte del no si è spostato su un altro terreno: quello dei 18mila metri quadri di area boscata, in un progetto che complessivamente interessa oltre 276mila metri quadri. Una porzione minima, composta prevalentemente da alloro, ligustro e canne, ma che ha scatenato nuove contestazioni. Il Dipartimento Ambiente ha commissionato una perizia botanica e attende di definire la compensazione delle essenze arboree per permettere almeno la prosecuzione degli scavi archeologici. Solo in seguito si valuterà l’intera compensazione legata al cantiere dello stadio.
Nel frattempo si è chiusa la vicenda dell’autoricambi presente in una parte del terreno destinato al progetto. La proroga per lo sgombero è scaduta lunedì, ma le operazioni non sono ancora terminate. L’azienda ha chiesto un ulteriore slittamento per rimuovere gli ultimi materiali, tra cui una pesa a pressione. Il Comune è tornato formalmente in possesso dell’area, concedendo cinque giorni supplementari, d’intesa con la Roma, che ha dichiarato di non prevedere attività sul settore prima di luglio.
Il progetto del nuovo stadio, pur avanzando, continua dunque a fare i conti con ostacoli tecnici e amministrativi, oltre che con le incertezze legate alla stabilità manageriale del club. L’uscita di scena di Lorenzo Vitali rappresenta un ulteriore segnale di quanto la partita stadio resti ancora tutta da giocare.