
Somalo 40enne aggredisce una mamma col bambino per i soldi del parcheggio

Paura nella notte a Colle Oppio, dove una donna è stata aggredita da un parcheggiatore abusivo mentre si trovava con il figlio di due anni. L’episodio è avvenuto nei pressi di via delle Terme di Traiano, non lontano dal locale notturno Sanctuary, ed è stato interrotto solo grazie all’intervento tempestivo di una pattuglia della polizia del reparto Prevenzione Crimine.
La donna, sulla trentina, aveva appena terminato il turno di lavoro e aveva con sé il bambino perché non sapeva a chi affidarlo. Dopo aver parcheggiato l’auto, una Peugeot 3008, ha dato tre euro a un parcheggiatore abusivo. Poco dopo, è stato un altro uomo, anch’egli abusivo, a rivendicare il “controllo” della zona. L’uomo, un cittadino somalo di 40 anni con precedenti penali, ha cacciato l’altro parcheggiatore e ha iniziato a urlare contro la donna, pretendendo il denaro.
La situazione è rapidamente degenerata. La vittima ha raccontato alla polizia: «Stavo tornando a casa con mio figlio, ero stanca e ho pagato senza problemi. Poi è arrivato quest’uomo, mi ha urlato che era lui a comandare lì, e che i soldi dovevano andare a lui. Ho avuto davvero paura». La donna ha aggiunto che il parcheggiatore l’ha minacciata di morte e ha colpito con violenza la sua auto: «Ha preso a calci gli specchietti, ha danneggiato gli sportelli. Le ammaccature sono visibili».
Fortunatamente, alcuni clienti del vicino locale si sono avvicinati per prestarle aiuto, allertando anche la pattuglia di passaggio. Gli agenti, vedendo la donna piangere con il figlio in braccio e il gruppo di persone in allarme, sono intervenuti fermando il 40enne e conducendolo al commissariato.
In commissariato l’uomo non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ma questo non gli ha evitato la denuncia per minacce e violenza privata. I suoi precedenti includono già reati legati all’attività di parcheggiatore abusivo. L’episodio riaccende l’attenzione sul fenomeno del racket dei parcheggiatori abusivi nella Capitale, spesso radicato e difficile da estirpare. E resta il problema endemico della micro-delinquenza legata a questo genere di attività, spesso esercitata da immigrati clandestini, che accumulano denunce ma vanno avanti come se nulla fosse.