
Smantellato un accampamento abusivo vicino al Colosseo

Un accampamento abusivo a pochi passi dal Colosseo, in una delle zone più emblematiche di Roma, è stato finalmente smantellato dai carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante. L’operazione, avvenuta ieri mattina, è stata eseguita dopo numerose segnalazioni da parte dei residenti e l’aggressione al giornalista di Mediaset, Alessio Fusco, che aveva cercato di documentare la situazione. La tendopoli di Colle Oppio, che ospitava almeno una quindicina di persone, era diventata un vero e proprio rifugio per la microcriminalità, causando degrado e insicurezza nell’area. Gli abitanti del quartiere avevano più volte denunciato l’invivibilità dell’intera zona, con accumuli di rifiuti e atti di vandalismo.
Durante lo sgombero, sono stati identificati 12 occupanti: una donna italiana e 11 uomini, per lo più nordafricani. Uno degli occupanti, un cittadino camerunense, è stato arrestato per cumulo di pene e trasferito nel carcere di Rebibbia, dove dovrà scontare sei anni per reati contro il patrimonio. Un altro degli uomini è stato denunciato per percosse: si trattava di uno degli aggressori di Alessio Fusco, il quale il 22 maggio scorso era stato aggredito mentre girava un servizio insieme alla sua troupe. Fusco ha raccontato di essere stato assalito da tre uomini, che gli hanno rubato anche il copri-microfono e minacciato con una bottiglia di vetro. I carabinieri continuano a lavorare per identificare gli altri due responsabili dell’aggressione.
Mentre i carabinieri operavano lo sgombero, il personale dell’Ama e il servizio giardini del Comune di Roma si sono occupati della bonifica dell’area, rimuovendo rifiuti, masserizie abbandonate e falciando l’erba. Anche il personale della Sala Operativa Sociale è intervenuto per offrire supporto, riuscendo a convincere uno degli occupanti a farsi assistere. L’intervento è stato parte di un progetto condiviso dal Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ed è stato accolto favorevolmente dai residenti della zona. Gli abitanti sperano ora di non dover più rivivere il caos causato dagli accampamenti abusivi.
Le testimonianze dei residenti sono forti e chiariscono il disagio che hanno vissuto. Una madre ha raccontato di come il parco fosse diventato «un incubo» per lei e i suoi figli, a causa del comportamento degli occupanti della tendopoli, che «facevano bisogni ovunque» e «disturbavano chiunque». Un altro residente ha raccontato di come suo figlio fosse stato derubato mentre si trovava lì per un pomeriggio di svago con gli amici. Ogni giorno, infatti, il parco era frequentato da romani e turisti, che assistevano a «scene del terzo mondo», come le ha descritte un altro residente. La speranza ora è che l’intervento delle forze dell’ordine riporti la tranquillità nella zona e che la tendopoli non venga più ricostruita.