Sfratti e morosità, il Governo prepara la stretta: in arrivo il Piano casa

04/11/2025

Nel quadro del nuovo piano casa, il governo è pronto a varare una stretta sugli sfratti e sulla morosità, con l’obiettivo dichiarato di rendere più veloci le procedure e ridurre i costi. Il provvedimento, ancora in fase di definizione, dovrebbe approdare a breve in Consiglio dei ministri sotto forma di disegno di legge governativo, anche se non è esclusa l’ipotesi del decreto. Intanto la Lega prepara un nuovo pacchetto sicurezza per estendere gli sgomberi rapidi anche alle seconde e terze abitazioni, mentre il dibattito politico si infiamma.

Il testo in lavorazione a Palazzo Chigi prende spunto dalla proposta presentata dalla deputata di Fratelli d’Italia Alice Buonguerrieri, che punta a snellire radicalmente le procedure di sfratto. Il disegno di legge prevede due punti centrali: l’eliminazione della notifica di preavviso di rilascio e l’introduzione di tempi certi per l’esecuzione. In pratica, l’affittuario moroso non sarà più informato sulla data precisa dello sgombero: la procedura scatterà automaticamente dieci giorni dopo la notifica del precetto, e già dall’undicesimo potrà intervenire l’ufficiale giudiziario. Se entro trenta giorni l’immobile non sarà liberato, il proprietario potrà occuparsi direttamente dello smaltimento dei beni mobili rimasti. I contratti di locazione e comodato diventeranno titoli esecutivi, validi per l’avvio immediato dell’esecuzione forzata, come accade già oggi per le sentenze e gli atti notarili. Inoltre, gli inquilini morosi potranno regolarizzare i debiti solo due volte in quattro anni, invece delle tre attualmente consentite, con l’aggiunta di interessi legali e spese giudiziarie.

Parallelamente, in via Bellerio si lavora a un nuovo “pacchetto sicurezza”, il secondo atto dopo il decreto già varato sugli sgomberi rapidi. La misura attuale punisce con reclusione da due a sette anni chi occupa abusivamente un immobile, consentendo l’intervento immediato delle forze dell’ordine se si tratta dell’abitazione principale del proprietario. Ora la Lega vuole estendere la norma anche alle seconde e terze case, come le abitazioni al mare o in montagna, finora escluse. L’obiettivo dichiarato del Carroccio è quello di rafforzare il diritto dei proprietari e ridurre i tempi per il rilascio degli immobili occupati, all’interno di una strategia più ampia per la sicurezza abitativa e la tutela della proprietà privata.

Il tema divide la maggioranza e accende lo scontro con l’opposizione. Da Forza Italia, il vicesegretario Stefano Benigni si è detto favorevole a una semplificazione: «Più rapidi sono gli sfratti, prima i proprietari potranno tornare in possesso dei loro immobili. Ciò può favorire un ritorno alla normalità nel mercato degli affitti». Sul fronte opposto, Matteo Renzi (Italia Viva) ha attaccato il governo chiedendo che fine abbia fatto il «piano casa da 15 miliardi» annunciato mesi fa, mentre il Partito Democratico ha bollato le nuove misure come «un’arma di distrazione di massa». Per il Movimento 5 Stelle, infine, la riforma rappresenta «una stretta repressiva» che rischia di colpire le famiglie in difficoltà.

Il governo punta a portare il testo in Consiglio dei ministri entro le prossime settimane, ma la partita è ancora aperta: la scelta tra decreto legge e disegno di legge potrebbe determinare i tempi e la portata della riforma.

M.M.

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