
Sarri dopo Pisa-Lazio: “Mi adatto a fare un altro calcio”
 
		Altro che il Sarri sbrigativo e silenzioso del post Juventus. Alla Cetilar Arena, dopo il pareggio con il Pisa, Maurizio Sarri è un fiume in piena. Il tecnico biancoceleste non risparmia critiche alla Lega e si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Abbiamo giocato contro una squadra che ha avuto due giorni in più di riposo. Non mi è piaciuta la decisione della Lega». Poi, una stoccata anche al questore di Pisa per la gestione del pubblico ospite: «Io odio le pene collettive. Sui 1200 che avevano comprato il biglietto, 1150 probabilmente si sono sempre comportati bene. Siamo ridotti così in Italia, si sta tritando il calcio».
Tornando al campo, l’allenatore analizza la partita con lucidità: «Abbiamo fatto troppo poco per vincere. Abbiamo trovato solidità, ma davanti pesa il fatto di giocare con ragazzi che hanno speso molto e sono reduci da lunghi stop. Le partite infrasettimanali sono sempre difficili: bisognerebbe cambiare quattro o cinque giocatori, ma non possiamo. Il Pisa non farà un calcio esteticamente bellissimo, ma è tosta giocarci contro».
Il tecnico ammette che la Lazio di oggi non rispecchia del tutto il suo tradizionale credo calcistico: «Sono io che mi adatto facendo un altro calcio. Il gruppo è sano. È da giugno che non abbiamo tante notizie positive, ma io ci sto volentieri dentro. Chi vuole vedere di meglio faccia l’abbonamento col Bayern Monaco». Poi aggiunge: «Stiamo pagando una serie di cose, ma stiamo rimanendo a galla. L’obiettivo è creare una base di 7-8 giocatori che possano restare in una squadra competitiva».
Sarri chiude con lo sguardo rivolto al prossimo impegno: «Ora pensiamo al Cagliari. Prendiamoci la solidità e cerchiamo di modificare quello che non va. Vediamo se riusciamo a recuperare Nuno Tavares». Cala invece il sipario sul mercato: «Finché non ufficializzano che sarà aperto non ne parlerò più».
A parlare dopo di lui è Pedro, che sorprende tutti annunciando l’addio a fine stagione: «Sicuramente questo è il mio ultimo anno alla Lazio. Voglio sfruttare ogni momento e lasciare la Lazio in Europa, dove merita di stare». Poi il rammarico per il risultato: «Abbiamo perso un’opportunità. Dovevamo dare continuità alle prestazioni con Atalanta e Juventus. Ora pensiamo al Cagliari, sarà un’altra gara difficile». Sul tecnico, il giocatore spende parole di stima: «È sempre lo stesso e sta facendo un grande lavoro. Difficile però dire ora se faremo meglio della passata stagione».
Più analitico Provstgaard, che si concentra sulla prestazione difensiva: «La difesa ha risposto bene, ma non siamo contenti per il risultato. In classifica siamo nella terra di nessuno». La squadra tornerà al lavoro con una seduta di scarico al mattino e due allenamenti pomeridiani in vista del monday night contro il Cagliari, dove la Lazio cercherà di ritrovare la vittoria e una maggiore continuità di risultati.
 
                 
            
     
            
     
            
     
            
     
            
     
            
     
            
     
            
    