
Roma, violenza sessuale al parco Tor Tre Teste: arrestato gambiano 26enne

La caccia all’uomo è terminata. I carabinieri hanno fermato il presunto autore della brutale rapina e violenza sessuale avvenuta domenica 24 agosto all’alba nel parco di Tor Tre Teste, a Roma. Si tratta di un 26enne gambiano, individuato e bloccato all’esterno della stazione Termini grazie alle indagini condotte senza sosta dai militari della stazione di Tor Tre Teste, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma.
Decisive sono state le descrizioni della vittima e le immagini delle telecamere di sorveglianza lungo la via di fuga dell’aggressore. Proprio da questi elementi gli investigatori hanno potuto restringere il cerchio e diffondere le informazioni alle pattuglie presenti sul territorio.
Il giovane è stato intercettato poche ore fa nei pressi della stazione Roma Termini, indossava ancora lo stesso berretto e le scarpe utilizzati durante l’aggressione. Dopo il fermo, la donna lo ha riconosciuto con certezza durante l’individuazione fotografica.
In un secondo momento, il 26enne ha reso spontanee dichiarazioni ammettendo le proprie responsabilità. Ha raccontato di aver agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, acquistate poco prima del fatto nel quartiere Quarticciolo. Attualmente si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria: il fermo di indiziato di delitto dovrà ora essere convalidato dal tribunale di Roma.
La vittima, una donna di 60 anni residente in zona, stava portando a spasso il cane quando è stata sorpresa alle spalle, strattonata, rapinata del cellulare e poi violentata a terra. Sotto choc, è riuscita a chiedere aiuto grazie all’intervento di un passante. Trasportata al Policlinico Casilino, è stata seguita secondo il protocollo rosa previsto in questi casi.
La violenza ha suscitato grande indignazione e preoccupazione tra i cittadini. “Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza alla donna vittima di una violenza sessuale in prossimità del parco di Tor Tre Teste”, aveva dichiarato Mauro Caliste, presidente del Municipio V, saputa la notizia della violenza. “Da tempo denunciamo che quest’area, come altre del quadrante, è troppo isolata. Senza un controllo costante delle forze dell’ordine diventa terreno fertile per episodi di criminalità”.
Il presidente Caliste ha poi rilanciato la questione della sicurezza nei quartieri della periferia est di Roma: “Serve un ragionamento ampio con il Ministero dell’Interno, perché le dotazioni organiche e di mezzi sono insufficienti per affrontare le sfide quotidiane di Polizia e Carabinieri. Mi auguro che il responsabile venga presto assicurato alla giustizia. Tutti devono poter vivere i quartieri senza timori”.
Con il fermo del 26enne, si chiude dunque una pagina di terrore che aveva sconvolto l’intero quartiere. Resta ora l’attesa per la convalida del provvedimento e l’avvio del procedimento giudiziario nei confronti dell’immigrato africano.