
Roma: tutto fatto per Wesley. Arriva dal Flamengo per 25 milioni

Il conto alla rovescia per l’arrivo di Wesley a Roma è agli sgoccioli. Il terzino destro brasiliano, classe 2003, non ha preso parte all’ultima sfida tra Flamengo e Fluminense, vinta dai rossoneri per 1-0. Un’assenza spiegata direttamente dal tecnico Filipe Luis: «Wesley era troppo ansioso per giocare, vive un momento particolare. È vero, c’è una possibilità concreta che se ne vada». Il riferimento al trasferimento in giallorosso è ormai evidente: Wesley è virtualmente un nuovo giocatore della Roma.
Il club capitolino ha definito l’operazione sulla base di 25 milioni più bonus, con contratto quinquennale a salire da 2,4 milioni. Una cifra importante per un calciatore che un anno fa l’Atalanta avrebbe potuto prendere per circa 17 milioni, ma la trattativa si arenò per le richieste improvvise del Flamengo. Stavolta, invece, i carioca hanno solo chiesto qualche giorno per trovare il sostituto: Wesley è pronto a volare in Italia.
La Roma ha investito su un talento purissimo, desiderato a lungo anche da Gian Piero Gasperini quando sedeva sulla panchina dell’Atalanta. Wesley, soprannominato Gasolina per la sua velocità bruciante, è il classico terzino brasiliano esplosivo, con gamba, tecnica e un’ottima propensione all’uno contro uno.
La sua carriera, seppur giovanissima, è già ricca di successi: due campionati brasiliani, una Copa Libertadores, una Coppa del Brasile, due Supercoppe e diversi titoli regionali con il Flamengo. A marzo ha esordito con la nazionale maggiore brasiliana, senza aver mai giocato nelle giovanili. «È un calciatore sfrontato, instancabile, con grande capacità di accelerazione. Un Cafu moderno, anche se deve migliorare in fase difensiva», raccontano dal Brasile.
Ma la storia di Wesley è anche quella di una vera favola sportiva e sociale. Nato ad Açailândia, nel Maranhão, fino a quattro anni fa alternava il calcio all’attività di parcheggiatore notturno nel ristorante dove lavorava sua madre. Guadagnava appena 40 euro al mese nell’Atlético Tubarão, finché un amico non pubblicò su YouTube un video delle sue giocate. Fu la svolta. Un osservatore del Flamengo lo notò e lo portò a provino: da lì, una scalata continua. «Sembrava Calimero, è diventato un cigno», raccontano dal suo entourage. Ora, il ragazzo che sognava di diventare come Cafu è pronto a raccoglierne l’eredità nella Capitale, sotto la guida di Gasperini e con gli occhi della Seleção addosso. Roma lo aspetta.