
Roma, stretta sulla movida: chiuso il Piper per 15 giorni

Dopo la recente chiusura del Room 26 all’Eur, la Questura di Roma ha disposto un nuovo provvedimento restrittivo che scuote il mondo della notte capitolina. Questa volta a finire sotto sigilli, per quindici giorni, è lo storico Piper di via Tagliamento.
Nella mattinata di ieri, gli agenti della polizia hanno eseguito il decreto della Questura, motivato dal riscontro di «gravi criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica» all’interno del celebre locale. Non è la prima volta che il Piper finisce nel mirino delle forze dell’ordine: già lo scorso novembre era stato oggetto di attenzione a seguito di una serie di episodi violenti che avevano portato a una temporanea sospensione dell’attività.
Nonostante l’impegno dichiarato dalla proprietà nel potenziare i controlli durante eventi e serate, la situazione, secondo quanto ricostruito dagli agenti del commissariato Salario Parioli, non sarebbe migliorata. Da gennaio, infatti, si contano ben sei episodi classificati come gravi.
L’escalation ha avuto il suo culmine in una brutale aggressione ai danni di un ventenne, che ha riportato la frattura delle ossa nasali con una prognosi di venti giorni. La Questura ha precisato che «le risultanze investigative avrebbero portato a ritenere che la maggior parte dei fatti commessi all’interno del locale e nelle sue adiacenze sembrino trovare origine nell’abuso di alcool da parte dei clienti stessi», confermando che «dall’inizio dell’anno, ammonterebbero a sei i gravi episodi segnalati alle forze dell’ordine».
Tra gli episodi più significativi, si ricorda la notte di Capodanno, quando fu necessaria l’evacuazione del locale a causa della dispersione di sostanze urticanti, con il conseguente intervento della polizia e il trasferimento in strada di decine di persone. Uno scenario simile a quello che spinse gli investigatori a disporre la chiusura dello scorso novembre, quando durante i controlli emersero criticità legate all’ordine e alla sicurezza pubblica. In quell’occasione, gli agenti accertarono la presenza di oltre mille persone a fronte delle 390 consentite, l’omessa vigilanza sul divieto di fumo, la presenza di personale non qualificato come steward e assembramenti all’ingresso che causavano disturbo alla quiete pubblica e problemi alla circolazione stradale.
La chiusura del Piper giunge a pochi giorni di distanza da quella del Room 26 all’Eur, anch’esso teatro di gravi episodi nelle ultime settimane. L’ultimo in ordine di tempo risale alla notte del 10 maggio, quando un personal trainer di 24 anni, Niccolò Amore, fu aggredito all’interno del locale da un gruppo di cinque ragazzi per una presunta contesa per una ragazza. Su questo caso indagano i carabinieri della stazione di Acilia, che al momento avrebbero identificato solo due degli aggressori. Il giovane aggredito ha riportato la frattura del naso.
Questi provvedimenti segnano una linea dura da parte delle autorità nei confronti della gestione della movida romana, con un’attenzione sempre maggiore alla sicurezza e all’ordine pubblico all’interno e nei pressi dei locali notturni.