
Roma, stretta dei Nas sullo street food: sequestri di cibo per 650mila euro

Chioschi, sagre, food truck e cucine ambulanti sotto la lente dei carabinieri del Nas. I controlli, parte della campagna nazionale “Estate sicura 2025” disposta dal Comando generale e dal ministero della Salute, hanno portato a un bilancio pesante: 650 mila euro di alimenti sequestrati, 40 mila euro di sanzioni e 12 licenze sospese.
Le verifiche hanno interessato tutta la Capitale, il litorale da Ostia a Civitavecchia, fino alle isole di Ventotene, Ponza e Palmarola. Su 30 strutture controllate tra stabilimenti balneari e piscine, ben 17 sono risultate irregolari, con violazioni igienico-sanitarie, cibi mal conservati e locali non conformi. Solo a Ostia, Fregene e Anzio sono stati sequestrati 500 mila euro di prodotti alimentari e comminate sanzioni per 11 mila euro, con la sospensione di 8 licenze.
Particolare attenzione è stata rivolta alle cucine mobili e ai food truck, dopo i recenti casi di botulino registrati in Sardegna e Calabria, che avevano portato diverse persone in ospedale. A Roma, le verifiche hanno interessato sagre e cucine ambulanti in zone come Castel Gandolfo, Fiumicino, quartiere Salario e via di Tor di Quinto.
Il risultato è stato preoccupante: su 20 attività controllate, 13 sono risultate irregolari. Le principali contestazioni riguardavano cattiva conservazione degli alimenti, contaminazioni, esposizione al sole e mancanza di acqua diretta o indiretta, indispensabile per garantire igiene e pulizia delle stoviglie.
Il Nas ha proceduto al sequestro di 150 mila euro di generi alimentari e comminato 27 mila euro di multe. Per quattro food truck è scattata la sospensione della licenza: potranno riaprire solo dopo aver pagato le sanzioni e messo in regola i sistemi di conservazione del cibo.
La stretta dei Nas si inserisce in un contesto nazionale segnato da allerta sanitaria. «Il botulino è legato soprattutto alla cattiva preparazione e conservazione di conserve casalinghe sottovuoto. L’unica arma è una corretta igiene alimentare e il rispetto delle norme di conservazione», hanno spiegato i militari.
Fortunatamente, i test clinici sui cibi sequestrati a Roma hanno dato esito negativo. Ma la campagna di controlli continuerà per tutta la stagione estiva, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e garantire sicurezza nelle strutture ricettive e nei punti di ristoro più frequentati dai cittadini e dai turisti.