
Roma: smantellato impero del narcotraffico, arrestati i “re” della droga

Un impero criminale che controllava il cuore pulsante del narcotraffico romano è stato smantellato in una vasta operazione condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Roma. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), ha portato all’arresto di 26 persone, accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, detenzione illegale di armi e rapina.
Al vertice dell’organizzazione criminale, secondo gli inquirenti, figuravano Giuseppe “Peppe” Molisso, Leandro Bennato e il latitante Emanuele Selva, detto “Fagocero”. Il loro obiettivo era ambizioso: creare un consorzio dello spaccio che monopolizzasse le principali piazze di Roma, fornendo ai capi cordata non solo la droga, grazie ai canali di approvvigionamento albanesi, ma anche protezione e risoluzione di eventuali controversie, ricorrendo alla violenza e alle armi. La tracotanza del gruppo era tale da imporre prezzi della cocaina superiori a quelli di mercato, giustificati dai “servizi” aggiuntivi offerti. Il business, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, generava introiti di decine di milioni di euro al mese, con un guadagno di 30.000 euro al giorno per ogni piazza di spaccio controllata.
Il potere esercitato da Molisso e dai suoi complici era garantito dai solidi legami con il clan Senese, longa manus della Camorra nella Capitale. La presenza di esponenti di spicco del clan ai funerali del padre di Molisso, nel 2017, testimonia la solidità di questi rapporti. Il gruppo criminale si era dotato di armi da guerra, kalashnikov e persino bombe a mano, e non esitava a ricorrere alla violenza per consolidare il proprio dominio. Torture, agguati e tentati omicidi erano all’ordine del giorno, come dimostrano i numerosi episodi riportati nell’ordinanza di custodia cautelare.
L’operazione ha portato anche al sequestro di un ingente patrimonio, stimato in 5 milioni di euro, tra ville, auto, vigneti, terreni e asset finanziari. Durante le perquisizioni, nella casa di Bennato a Terni, sono state rinvenute litografie e dipinti di artisti di fama, oltre a 300.000 euro in contanti e orologi di lusso per un valore di 400.000 euro. Nonostante i numerosi arresti, le indagini proseguono per individuare eventuali complici e per fare luce su altri aspetti dell’attività criminale del gruppo. L’obiettivo degli inquirenti è smantellare completamente la rete di contatti e i canali di approvvigionamento della droga, per restituire sicurezza e legalità alla città di Roma.