
Roma, si torna a parlare di Olimpiadi per il 2036 o il 2040

Dopo il ritiro della candidatura ai Giochi del 2024, che ha lasciato ferite ancora aperte nella Capitale, Roma torna a sognare le Olimpiadi. Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha rilanciato l’ipotesi di una candidatura per il 2036 o il 2040, riaprendo un dibattito che accompagna da oltre un secolo la storia sportiva della città eterna.
“Sarebbe una sfida che varrebbe la pena cogliere e lanciare. Vuol dire saper gestire, programmare, pianificare la responsabilità”, ha dichiarato Abodi nel podcast Un Altro Pianeta. Un’idea affascinante, che si scontra però con i precedenti tentativi andati a vuoto e con l’esigenza di coesione politica e progettuale per riuscire nell’impresa.
Il rapporto tra Roma e i Giochi Olimpici è stato, nel tempo, tanto ambizioso quanto travagliato. Dopo aver dovuto rinunciare all’edizione del 1908 per i danni dell’eruzione del Vesuvio, la Capitale ottenne l’organizzazione delle Olimpiadi del 1960, rimaste nella memoria per le imprese di Berruti e Bikila. Da allora, però, ogni nuovo tentativo si è infranto: nel 1997 Atene superò Roma per i Giochi del 2004, nel 2012 Monti rinunciò alla corsa per il 2020, e nel 2016 Virginia Raggi, da neosindaca, ritirò la candidatura per il 2024 definendo l’evento “una follia faraonica”.
“Quelle Olimpiadi sono state la più grande occasione persa per Roma negli ultimi 30 anni”, ha commentato Alessandro Onorato, assessore allo Sport del Comune di Roma. “Insieme al PNRR e al Giubileo avremmo colmato il gap infrastrutturale della nostra città”.
Con Los Angeles 2028 e Brisbane 2032 già assegnate, l’orizzonte possibile per Roma si sposta sul 2036, con già dieci città interessate, e soprattutto sul 2040, che potrebbe segnare un ritorno dei Giochi nella Capitale esattamente a 80 anni dall’edizione del 1960.
“C’è sempre uno spazio, che prima di tutto è di visione. Bisogna avere una prospettiva lunga”, ha ribadito Abodi durante l’evento “Sei grande. Tornerai, Roma” all’Eur. A fargli eco, il presidente del CONI Luciano Buonfiglio, che ha dichiarato: “Il CONI è sempre favorevole alle Olimpiadi. Ma serve il coordinamento del governo e una proposta concreta del Comune. Senza sinergia istituzionale, non si va da nessuna parte”.
Tra sogni ricorrenti e lezioni apprese, l’“eterno ritorno” olimpico di Roma continua. Una suggestione affascinante che, se ben costruita, potrebbe finalmente trasformarsi in una concreta occasione di rilancio per la città.