
Roma, persecuzioni e incendi: arrestato un marocchino al Quadraro

Una lite per la musica troppo alta si è trasformata in un incubo per un residente del Quadraro, perseguitato e minacciato per settimane dal vicino di casa. Dopo due mesi di indagini, i carabinieri hanno arrestato un uomo di 40 anni, di origine marocchina, con precedenti penali, accusato di atti persecutori e incendio doloso. Tutto è iniziato la notte del 21 dicembre, quando la vittima, esasperata dal rumore, si è affacciata dal balcone per chiedere di abbassare il volume. Quel semplice rimprovero ha scatenato la rabbia dell’uomo, che da quel momento ha iniziato a perseguitarlo con minacce e aggressioni verbali, coinvolgendo anche un presunto complice. La situazione è degenerata quando, poco dopo la denuncia ai carabinieri, due auto parcheggiate sotto casa della vittima sono state incendiate e completamente distrutte.
Le indagini hanno permesso di raccogliere prove sufficienti per arrestare il 40enne, che ora si trova agli arresti domiciliari nel suo appartamento al Quadraro. La vittima ha raccontato agli investigatori settimane di paura e tensione: “Mi hanno minacciato più volte, ma quando ho visto le auto in fiamme ho capito che eravamo tutti in pericolo”. L’uomo ha vissuto in un clima di costante intimidazione, temendo per la propria sicurezza e per quella degli altri residenti della palazzina. Il caso, tuttavia, non è ancora chiuso. Gli investigatori stanno cercando un secondo uomo, considerato il complice dello stalker, che avrebbe preso parte alle aggressioni e all’incendio delle auto.
Le ricerche si stanno concentrando nei quartieri Quadraro, San Basilio e Tor Bella Monaca, dove l’uomo potrebbe essersi nascosto o dove potrebbe avere contatti. Gli investigatori stanno monitorando i suoi spostamenti e analizzando la rete di conoscenze del sospettato per localizzarlo il prima possibile. L’arresto del primo responsabile ha riportato un po’ di tranquillità nel quartiere, ma i residenti attendono che anche il secondo uomo venga individuato per porre definitivamente fine a questa vicenda di violenza e intimidazione.