
Roma, multe record per sosta selvaggia: +20% nel 2025
 
		Il 2025 si avvia a chiudersi come l’anno della “tolleranza zero” contro la sosta selvaggia. Nella Capitale, dalle auto in doppia fila a quelle parcheggiate su marciapiedi, strisce pedonali e scivoli per disabili, la polizia locale ha registrato nei primi nove mesi un aumento delle multe di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo del 2024. Una svolta che non riguarda solo il traffico cittadino, ma anche la sicurezza: troppe volte, infatti, le auto parcheggiate male hanno ostacolato l’accesso ai mezzi di soccorso e del trasporto pubblico.
Le violazioni per sosta irregolare restano le più diffuse. Tra le 740mila condotte illecite accertate dai vigili urbani, circa 615mila riguardano proprio la sosta vietata, un incremento significativo rispetto alle 504mila dello scorso anno. Le infrazioni più comuni restano la sosta in aree vietate, al centro della carreggiata, sui marciapiedi o davanti ai cassonetti, ma anche la doppia fila continua a essere una delle piaghe più difficili da eliminare.
Le zone più colpite, secondo un report di Legambiente, sono il Nomentano (50,5% di veicoli parcheggiati in modo irregolare), l’area di San Pietro-Prati (42,4%) e Trastevere (36%). Tra le strade peggiori, spiccano via Camesena, dietro la stazione Tiburtina, dove l’85% delle auto è in divieto, via Angelo Emo (70%), via Cipro (66%), piazza Vescovio (64,8%) e via XX Settembre (64,4%).
Un ruolo decisivo nel boom di sanzioni lo ha avuto l’introduzione di “Cerbero”, il nuovo sistema digitale installato sulle auto di pattuglia della Polizia Locale. Basato su intelligenza artificiale, Cerbero utilizza una telecamera capace di rilevare automaticamente le infrazioni e trasmetterle in tempo reale ai tablet degli agenti, che provvedono a elevare le multe. Operativo da dicembre 2024 su venti autovetture dopo una fase di test, il sistema ha contribuito a individuare migliaia di violazioni in più rispetto al passato.
Le sanzioni per le soste irregolari variano dai 25 ai 100 euro per moto e scooter, e dai 45 ai 173 euro per auto e furgoni. Sempre nei primi nove mesi dell’anno, la Polizia Locale ha effettuato oltre 3,5 milioni di controlli stradali, circa il 17% in più rispetto al 2024, mentre le infrazioni rilevate dai sistemi elettronici a distanza – come telecamere Ztl, semafori e corsie preferenziali – hanno raggiunto quota 832mila, per un totale di oltre 1,5 milioni di violazioni sanzionate.
Ad affiancare Cerbero, anche il nuovo servizio di carri attrezzi, introdotto per rimuovere le vetture in doppia fila, sulle strisce o nei parcheggi riservati ai disabili. Il servizio, attivo soprattutto nelle fasce di traffico più intenso (9.30-12.30 e 15.30-19.30), prevede l’impiego di 40 mezzi che operano in rotazione, con un minimo di cinque unità durante la notte. L’incasso stimato è di quasi sette milioni di euro annui, tra tariffe di rimozione e custodia dei veicoli, costi che si aggiungono alle sanzioni amministrative.
Roma, dunque, sembra aver intrapreso con decisione la strada del rigore, ma resta da capire se l’aumento delle multe porterà davvero a un cambio di abitudini o se la sosta selvaggia continuerà a essere una delle ferite aperte della mobilità capitolina.
 
                 
            
     
            
     
            
     
            
     
            
     
            
     
            
     
            
    