
Roma Mobilità, ‘bus turistici in centro paghino di più’

L’adeguamento dei parcheggi dei bus turistici nelle zone periferiche e semiperiferiche della città è “ampiamente nei tempi del Giubileo” ma “devono essere affiancati da un nuovo sistema di regole”, alzando in modo significativo le tariffe di quelli nelle aree centrali, “altrimenti si corre il rischio di avere infrastrutture che non sarebbero utilizzate. Lo abbiamo già visto col Giubileo del 2000”.
È quanto è emerso dall’audizione di Roma Servizi per la Mobilità stamattina in commissione capitolina speciale Giubileo 2025. Alla commissione presieduta da Dario Nanni hanno partecipato la presidente e ad di Rsm Anna Donati e il dg Luca Varello.
L’intervento in capo a Rsm rientra tra quelli “essenziali e indifferibili” nell’ambito dei dpcm giubilari, e vale 5 milioni di euro. Non prevede la realizzazione di nuovi parcheggi ma l’adeguamento e l”attrezzaggio’ di quelli esistenti con “strutture coperte di attesa per turisti e autisti, macchine snack, comunicazione in tempo reale, videosorveglianza. Renderli insomma – ha affermato Donati – molto più gradevoli, sicuri e utilizzabili rispetto a oggi”. Si tratta di interventi leggeri, con materiali prefabbricati, scavi limitatissimi: la progettazione sarà terminata da qui a 45 giorni, e sarà pubblicata la gara. Detto ciò, ha proseguito la presidente, “bisogna utilizzare le tariffe facendo in modo che l’entrata nell’area centrale pregiata e preziosa sia molto costosa, e invece l’area attrezzata abbia dei prezzi molto bassi per favorire la convenienza economica. Al momento un sistema c’è, Roma non è all’anno zero. Ma l’attuale prezzo non favorisce questa logica”, tant’è vero che al momento il 90 per cento dei bus turistici, fatti i suoi conti, preferisce entrare nell’area centrale. Il dg Varello è entrato nel dettaglio: “Pur essendoci una differenza di prezzo tra area centrale e area periferica, e sebbene per esempio per raggiungere il Colosseo si possa parcheggiare a Ponte Mammolo e usare la metro, al prezzo del parcheggio va sommato anche anche il prezzo del tpl. Pensiamo a una comitiva di 50 persone che devono comprare 50 biglietti giornalieri da 7 euro”.
Insomma, a conti fatti “se mi muovo col mio autobus pago 200 euro, mentre se uso il tpl mi devo caricare anche il costo del biglietto giornaliero. Ciò determina questa schizofrenia per cui il servizio più ‘comodo’ costa meno e quello più ‘scomodo’ costa di più”. Per cui la ricetta di Roma Servizi per la Mobilità è “aumentare le tariffe di accesso all’area semi-centrale, e incentivare l’area periferica dando forte agevolazione tariffaria sui 7 euro di biglietto giornaliero che oggi deve pagare il turista”.
La proposta è di modulare la tariffa degli ‘slot’ dei parcheggi in area centrale per arrivare a un massimo di circa 450-500 euro per quelli più pregiati: Varello ha fatto l’esempio del Colosseo, alle 10 del mattino, durante le vacanze di Pasqua.
Ciò, ha spiegato il manager, porterà a un “uso accorto delle scarse risorse, perché gli slot sono molto limitati: difficilmente si possono costruire nuovi parcheggi in zona Colosseo”. Dunque chi non troverà posto negli stalli pregiati e costosi “userà tutto il sistema. Per rimanere all’esempio del Colosseo, la metro B sia da Ponte Mammolo, sia da Laurentina-Magliana, che con poche fermate mi permette di raggiungere il monumento. L’extratariffa dovrà abbattere il prezzo del biglietto, che noi pensavamo simbolico di 1 euro al giorno”. Il presidente Nanni ha affermato però di temere per il centro di Roma l”invasione’ dei pulmini sotto i 7 metri, che rientrano in altre regole, e “questo sarebbe un problema perché ogni pullman si traduce in sei o sette pulmini”. Ci sono soggetti che forzano il sistema – ha riconosciuto Varello – ma il sistema è molto solido e fa un ricavo da 15 milioni l’anno per Roma Capitale. Per evitare lo spostamento della domanda da mezzi più lunghi a mezzi più corti, andrà pensata una tariffa proporzionale anche per i mezzi più piccoli. Tutto ciò però deve passare dal regolamento comunale, e quindi dalle commissioni e dall’Aula, perché le tariffe sono competenza dell’Assemblea capitolina”. Tutto ciò, però, ha concluso la presidente Donati “deve essere deciso entro i primi mesi del 2024, perché chi si occupa di turismo e accessibilità si muove con molti mesi di anticipo rispetto alla proposta da fare ai tour operator”.