
Roma, la protesta per la ciclabile in via Reni: “Troppi parcheggi cancellati”

È bastata una partita di calcio per accendere la miccia della protesta. Dopo Roma-Lille e Lazio-Torino, alcuni tifosi, stanchi di cercare un parcheggio nei dintorni dell’Olimpico, hanno rimosso le transenne del cantiere di via Guido Reni, trasformando l’area in un parcheggio improvvisato. Nei giorni successivi, anche i residenti del quartiere Flaminio hanno iniziato a fare lo stesso, approfittando degli spazi vuoti per posteggiare le auto. Un gesto che, da semplice soluzione temporanea, si è trasformato in una forma di protesta spontanea contro il progetto del Grab, il Grande raccordo anulare delle biciclette.
Il piano del Comune prevede una ciclabile larga tre metri, con due sensi di marcia, marciapiedi su entrambi i lati e una carreggiata ridotta. Ma a far infuriare i residenti è la drastica riduzione dei parcheggi: dai 421 posti originari se ne perderanno 234, quasi la metà. Solo una parte potrebbe essere recuperata, ha spiegato l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, «rivedendo il progetto e utilizzando alcuni spazi dell’ex caserma Cdp», ma per molti la misura non basta.
Nel mercato di via Guido Reni il malcontento è palpabile. I residenti non sono contro le ciclabili – è l’opinione comune – ma farla passare da lì per chi abita nella zona non ha senso. Con lo stadio, il Maxxi e il teatro Olimpico servono più parcheggi, non meno.
Anche i commercianti denunciano gli effetti immediati del cantiere. «Gestisco il mio bar da 21 anni e non avevo mai visto una cosa del genere», racconta un esercente, segnalando un calo del 30% degli incassi da quando sono comparse le transenne. Ma traspare anche del fatalismo: «Siamo rassegnati, ormai i lavori sono partiti e non torneremo indietro».
Contro il progetto è partita anche una raccolta firme lanciata dall’architetto Ambra Nucera, che ha già superato le 2.000 sottoscrizioni. «Non siamo contrari alla ciclabile in sé – spiega al Messaggero – ma non vogliamo che via Guido Reni diventi un’isola pedonale perfetta per i video su TikTok e invivibile per chi ci abita». Tra le proposte dei cittadini, quella di mantenere la ciclabile centrale, ma eliminando il marciapiede laterale e una striscia di verde per salvare una parte dei posti auto.
La questione è arrivata anche in Campidoglio. «Il sindaco Gualtieri fermi i cantieri e si confronti con i cittadini», chiede il consigliere di Forza Italia Francesco Carpano, secondo cui l’opera «toglie parcheggi senza compensazioni e riduce la vivibilità del Flaminio, dove già è difficile muoversi durante le partite».
La presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, cerca di mediare: «L’assessore Patanè ci ha confermato che la ciclabile si farà. Non siamo contrari, ma bisogna trovare un compromesso per recuperare qualche posto auto. Una volta deciso, però, bisogna procedere: non possiamo tenere le transenne per mesi».
Intanto, sui nastri bianco-rossi attorno al cantiere è apparsa la data ufficiale di avvio lavori: 9 ottobre. Segno che la trasformazione di via Guido Reni è ormai inevitabile. Ma per i residenti, la partita dei parcheggi è appena cominciata.