
Roma, in continuo aumento i casi di violenze e stalking: +10% nel 2025

La violenza di genere a Roma continua a rappresentare una delle emergenze sociali più gravi. Ogni giorno le forze dell’ordine raccolgono denunce per minacce, aggressioni e violazioni di divieti di avvicinamento. In diversi casi, nonostante i braccialetti elettronici o altri strumenti di controllo, le misure cautelari non si rivelano sufficienti. Le aggressioni spesso sfociano in episodi drammatici, come la violenza sessuale subita da una 61enne nel parco di Tor Tre Teste, per la quale è stato fermato un 26enne gambiano. Un contesto che conferma come il fenomeno sia diffuso e difficile da arginare.
Secondo i dati raccolti, nel 2024 le donne seguite dai centri anti violenza a Roma erano circa 2.500; nel 2025 il numero è già salito a 2.700, segno di un trend in crescita. E si tratta solo della parte visibile del problema: molte donne denunciano ma non si rivolgono ai centri o al Campidoglio, uscendo così dal monitoraggio ufficiale. «Nulla da sottovalutare, perché le risposte restano ancora troppo deboli di fronte a un fenomeno che si manifesta in mille forme», sottolineano psicologi e operatori del settore.
Il report di Ferragosto del Viminale conferma i timori: gli unici reati in crescita nel 2025 sono proprio quelli legati alla violenza di genere. Gli omicidi di donne in ambito familiare o affettivo da partner o ex partner sono saliti a 38 casi tra gennaio e luglio, contro i 33 dello stesso periodo del 2024. In forte aumento anche gli ammonimenti dei questori: 2.731 per stalking (+84,6%) e 4.840 per violenza domestica (+63,6%). Cifre che restituiscono l’immagine di una pressione crescente sulle vittime, spesso costrette a convivere con una minaccia costante.
Dietro ai numeri ci sono episodi concreti. Solo pochi giorni fa, una donna ha dovuto affrontare l’ennesima intrusione del suo ex compagno, già denunciato per violenze fisiche e verbali. Nonostante fosse sottoposto a divieto di avvicinamento, l’uomo si è introdotto in casa durante la notte di Ferragosto, inveendo contro di lei davanti ai figli. Solo l’attivazione del dispositivo d’allarme e un video registrato dalla stessa vittima hanno permesso di farlo arrestare. Episodi come questo dimostrano come la violenza domestica non si esaurisca con una denuncia, ma richieda strumenti più efficaci di protezione e un rafforzamento del sistema di prevenzione.